L'assessore Milone: «Prato rimanga capoluogo di Provincia, no all'area vasta che la penalizza»
In merito al decreto della spending review e all'accorpamento delle province e a quanto espresso dal presidente della Regione Rossi e dall'onorevole Lulli del Pd, l'assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Milone dichiara quanto segue:
«L'addio alla Provincia è ormai ufficiale, anche se la legge sulla spending review, approvata ieri definitivamente, consente a Prato di rimanere capoluogo di provincia: questo permetterebbe di salvare gli uffici territoriali dello Stato (Guardia di Finanza, Questura, Carabinieri Inps ecc.) , che una realtà complessa come la nostra non può permettersi di perdere o, nella migliore delle ipotesi, di ridimensionare. Purtroppo leggo che appena il governatore Enrico Rossi chiama, il Pd pratese - si vedano le dichiarazioni dell'onorevole Andrea Lulli - risponde in maniera garibaldina con un "Obbedisco". Rossi è contrario a che Prato rimanga capoluogo di provincia nell'ipotesi di accorpamento con Pistoia, Lucca e Massa: si preferisce costituire un'area vasta con il ritorno di Prato sotto le grinfie di Firenze e riportarla al ruolo di Cenerentola. Per ora il concetto di area vasta è molto vago, ma una cosa è sicura: Prato rischierebbe il declassamento di tanti uffici territoriali dello Stato. Per una realtà complessa e variegata come quella pratese sarebbe un danno incalcolabile, per non parlare dei trasferimenti futuri di risorse, che sicuramente sarebbero convogliati verso Firenze e non verso Prato. Premesso ciò, sono convinto che bisogna fare di tutto perchè Prato rimanga capoluogo di Provincia e non entri in questa figura astratta che si chiama area vasta. E poi smettiamola di rispondere sempre sì al signor governatore, che tra l'altro è contrario al Polo oncologico a Prato, ma favorevole a farlo a Firenze. Questo già fa capire la considerazione che il nostro "amato" governatore ha per Prato, come dimostrato anche con la vicenda della pista parallela per l'aeroporto di Firenze».
cb
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