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Comune di Prato

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08/08/2012 16:23
Ambiente Borchi replica alle proteste per il taglio degli alberi in via Mayer

Il vicesindaco Borchi: «Il patrimonio arboreo della cittą arricchito di 2.000 nuovi alberi in tre anni»

Anche Bonacchi della Circoscrizione est sottolinea lo stato di pericolositą dei tigli della zona

«Tagliare alberi malati e pericolosi per l'incolumità di persone e cose è un dovere per l'Amministrazione comunale, non una potestà: così si prevengono conseguenze che potrebbero essere anche molto gravi». Così il vicesindaco ed assessore all'Ambiente Goffredo Borchi replica alle nuove polemiche sollevate per l'abbattimento delle piante in via Mayer. Borchi sottolinea che lo stato di salute di ogni albero è stato valutato dagli uffici comunali, da Asm e da agronomi esperti: «La malattia o la morte di una pianta è un fatto fisiologico e naturale: gli uffici preposti sono comunque a disposizione di chiunque volesse avere un approfondimento sui tagli effettuati e previsti. Ogni anno vendono abbattuti circa 70 alberi in tutto il territorio appunto perchè malati o pericolosi per la sicurezza pubblica: ma dall'inizio del nostro mandato ad oggi come compensazione abbiamo piantato oltre 2.000 alberi. Questo per dimostare che il patrimonio arboreo della città non solo non è stato impoverito, ma anzi, è stato arricchito».

Nella questione interviene anche il consigliere Pdl della Circoscrizione est Andrea Bonacchi: «Se si tratta di tenere alta l'attenzione su un problema, è solo un bene per la Circoscrizione - afferma Bonacchi, presidente della Commissione Decoro urbano del Quartiere Est - ma non si deve dimenticare che gli alberi in questione sono malati, come i documenti dei tecnici del Comune hanno più volte ribadito ed è stato a più riprese sottolineato dall'assessore all'Ambiente. Invece che contestare il taglio di piante malate, che sono soprattutto pericolosissime, comprenderei se i cittadini chiedessero il reimpianto in loco di nuovi alberi, anche per motivi di decoro di uno spazio residenziale che altrimenti muterebbe troppo le proprie caratteristiche: credo - conclude Bonacchi - che sotto questo profilo potremmo fare insieme alla giunta un ragionamento capace di rasserenare gli animi»

cb

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