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Comune di Prato

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18/08/2012 14:16
Milone Polizia municipale L'assessore Milone chiede al premier Monti strumenti adeguati perchè ad essere colpiti non siano sempre "i soliti"

Lotta all'evasione fiscale, «migliaia gli imprenditori cinesi che si rendono irreperibili per eludere i controlli»

Sulla lotta all'evasione fiscale l'assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Milone sprona il premier Mario Monti a dotare Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate di strumenti idonei a far sì che possano essere rintracciati anche quegli imprenditori stranieri che riescono ad eludere notifiche e controlli ad esempio aprendo e chiudendo le ditte nel giro di poche settimane. Per l'assessore solo così si realizzerebbe una reale equità contributiva e fiscale.

«Le affermazioni del Premier Monti sulla lotta all'evasione fiscale  - scrive l'assessore - mi fanno ancora di più arrabbiare anche alla luce di come questo fenomeno sia così diffuso nella nostra città. Monti parla di azioni forti. Ebbene se servono questi strumenti agisca e anche alla svelta. Però un consiglio, anche se non leggerà mai questa nota, mi sento di darlo al nostro Premier. Liberi gli uffici periferici dello Stato (Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate) dagli obbiettivi che vengono imposti da Roma alle predette Istituzioni e sicuramente vedrà risultati migliori nella lotta all'evasione. La G.d.F e l'Agenzia delle Entrate stanno svolgendo già un ottimo lavoro in questo campo, però in molti casi e per centinaia di milioni di euro di evasione accertati, ben pochi sono quelli che entrano nelle casse dello Stato per l'impossibilità di notificare gli atti agli evasori: lo dico chiaramente senza fare l'ipocrita, questi soggetti si trovano all'interno della comunità cinese. Mesi fa stimai un'evasione che si aggirava intorno a cifre spaventose (800-900 milioni di euro) e sono pronto a confermare questa cifra. Gli episodi di cittadini cinesi risultati irreperibili dopo gli accertamenti fiscali sono migliaia e questo dato può essere confermato dalle Fiamme Gialle e dall'Agenzia delle Entrate. Per non parlare delle aziende, condotte dai medesimi soggetti, che hanno vita breve, (circa due anni) proprio per eludere i controlli fiscali e poi riaprono con titolari diversi, quasi sempre familiari che vengono utilizzati per questo meccanismo. La Camera di Commercio fornisce annualmente dati raccapricianti sulla volatilità di queste aziende. Naturalmente dopo questa nota, la sinistra pratese sarà pronta a rispondere e a giustificare questo comportamento affermando che anche i prates lo fanno. In sintesi se qualcuno ruba o commette un reato bisogna giustificarlo perchè viene fatto anche da altri. Non nego che anche tra i pratesi ci siano evasori e come tali vanno sanzionati e sottoposti a controlli fiscali.Però un cittadino pratese, quando viene sottoposto ad accertamenti fiscali, e in quest'ultimo periodo sono in tanti, "son dolori", perchè sicuramente non può chiudere l'azienda dopo due anni così come non può rendersi irreperibile o cambiare città per eludere tali controlli. Pertanto, se ha evaso, è giusto che venga punito e sanzionato duramente. La conferma su questa massiccia e imponente evasione fiscale è arrivata, tra l'altro, anche dall'ultima operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale antimafia di Firenze e portata a termine dalla Guardia di Finanza, con cui si è accertato un trasferimento illegale in Cina di circa 5 miliardi di euro, in questi ultimi 3 anni, frutto anche di evasione fiscale.

Allora caro Premier Monti incominci veramente a dare strumenti più efficaci alla G.d.F e all'Agenzia delle Entrate per recuperare queste somme di denaro evaso e non si accanisca, purtroppo come spesso capita, sui soliti noti che non possono rendersi irreperibili o cambiare città per non essere scovati».

cb

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