Sequestro penale per un laboratorio-dormitorio alle Badie
Il rumore incessante delle taglia e cuci notte dopo notte in un capannone della zona delle Badie ha spinto una famiglia di residenti a segnalare il caso alla Polizia Municipale per poter riposare.
Nonostante la riduzione del personale per il periodo di ferie, ieri l’unità di Polizia Edilizia e Contrasto al degrado Urbano della Polizia Municipale è intervenuta per verificare l’operato dell’impresa, gestita da H.Y., cittadino cinese di 32 anni.
Una volta entrati nel capannone, gli agenti di piazza Macelli si sono trovati di fronte all'ormai consueto scenario che si offre nei tanti interventi interforze effettuati: polvere, sporcizia, materiali in lavorazione (circa 5.000 abiti) e alimenti depositati senza cura, cinque bombole del gas per cucinare i pasti direttamente sul luogo di lavoro, 8 loculi adibiti a dormitorio realizzati sopra e sotto una struttura soppalcata per un totale di quattordici posti letto, 5 persone presenti, tutte di nazionalità cinese di cui una risultata clandestina, 21 macchinari in uso all’impresa, collegati all’impianto elettrico per mezzo di cavi volanti. Il caldo opprimente del laboratorio/abitazione non era minimamente mitigato dai numerosi ventilatori presenti, che come di prassi erano privi della protezione dalle ventole.
Il titolare dell’impresa è stato denunciato per le violazioni urbanistico edilizie riscontrate nel capannone, per la mancanza di garanzie all’incolumità fisica dei lavoratori, oltre che per aver tenuto alle proprie dipendenze uno straniero privo del permesso di soggiorno.
Di conseguenza, a causa della specifica violazione amministrativa prevista nel regolamento di Polizia Urbana, peraltro oggetto di nuova stesura, sono scattati i sigilli ai macchinari, mentre l’intero immobile è stato sottoposto a sequestro penale preventivo.
Il proprietario italiano dell’immobile, che abita nelle immediate vicinanze, non è stato al momento rintracciato in quanto, a detta dei vicini, risulterebbe in vacanza.
cb
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