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Comune di Prato

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29/08/2012 17:04
Sindaco Usura ed estorsioni i problemi principali. Ieri l'incontro con il sindaco Cenni

La console cinese chiede al Comune pił controlli contro le organizzazioni criminali cinesi che vessano le aziende di connazionali

Ferma condanna di Zhou Yunqi della prostituzione cinese e disponibilią all'espulsione delle clandestine. Tra le ipotesi di collaborazione, la proposta di partneship per la gestione dello spazio espositivo distaccato del Pecci a Milano, a rischio chiusura

Nell’incontro di ieri mattina a Prato la console cinese Zhou Yunqi ha chiesto al sindaco di Prato Roberto Cenni aiuto da parte del Comune per proteggere le aziende cinesi soprattutto dall’usura e dalle estorsioni perpetrate da organizzazioni criminali di connazionali. In pratica un’inversione di marcia sui controlli eseguiti dal Comune, che finora venivano considerati vessatori  nei confronti della comunità orientale, e sul riconoscimento dell'esistenza stessa della "mafia cinese". La console ha inoltre espresso una ferma condanna per il problema della prostituzione cinese, degenerato soprattutto negli ultimi mesi in piazza Mercatale e aree limitrofe del centro storico: Zhou Yunqi si è offerta di collaborare con il Comune e le autorità preposte per l’espulsione dal Paese delle clandestine dedite a quest’attività: «Un notevole passo avanti ed una presa di posizione importante da parte della console per non tollerare più certi fenomeni– commenta il sindaco Roberto Cenni – Siamo soddisfatti di constatare che c’è stato un cambiamento di ottica sulle questioni legate ai controlli per la legalità e il rispetto delle regole, frutto del lavoro che questa giunta ha condotto negli ultimi tre anni».

 Un ulteriore impegno da parte della rappresentante della Repubblica Popolare cinese riguarda il decoro di giardini, mura e spazi pubblici, continuamente tappezzati da volantini e manifesti scritti in cinese con annunci economici e di lavoro:  il Comune ha chiesto da parte sua che questa usanza sempre più dilagante venga  scoraggiata attraverso i 7 mediatori culturali delle associazioni cinesi e la console si è detta disposta anche  a favorire un’opera di ripulitura straordinaria.

Nell’incontro si è ampiamente discusso anche di investimenti e future collaborazioni in diversi ambiti economici, dalla green economy al turismo e la cultura: il sindaco Roberto Cenni incontrerà domani un rappresentante del Consiglio cinese per il commercio estero Tra le proposte che saranno trattate la possibilità di captare il grande flusso di turisti cinesi che negli ultimi anni sta interessando la Toscana. Questo potrebbe tradursi per Prato in nuove e importanti strutture alberghiere e l’inserimento nel circuito del turismo internazionale: «Prato è una città con un centro storico bellissimo ed attrattivo – continua Cenni – ed ha grandi potenzialità di sviluppo nel settore turistico. Vogliamo attivare tutti i canali possibili perché ciò si concretizzi». In ambito culturale la partecipazione da parte della comunità cinese di Prato al  finanziamento dell’opera lirica al Castello nell’ultima edizione de “L’opera con tre soldi”, realizzata dall’assessorato alla Cultura, ha gettato le basi per nuove ed importanti collaborazioni: Cenni ha infatti proposto alla console di creare una partnership per la gestione dello spazio espositivo che il Centro per l’Arte contemporanea Pecci ha aperto a Milano già da tre anni: «Sembra che verrà a mancare il sostegno della Regione Toscana – spiega il sindaco – In vista di Milano Expo 2015 mi sembrerebbe davvero un’occasione mancata chiudere adesso la galleria distaccata del Muse Pecci. Per questo abbiamo chiesto una collaborazione per gestire insieme questo spazio, anche in considerazione della presenza significativa della comunità cinese a Milano». 

 Altri settori interessanti per la costruzione di joint venture sono la green economy, con il riciclo di materiali usati e sviluppo di energie rinnovabili ed alternative, e quello tecnologico e di software, un comparto in cui Prato e il suo hinterland contano ben 400 aziende.

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