«Le aziende cinesi denuncino le organizzazioni criminali di connazionali che le vessano»
In seguito all'incontro di martedì tra la console cinese Zhou Yunqi e il sindaco Roberto Cenni, l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone dichiara quanto segue:
«Finalmente lo stesso console cinese ha ammesso, senza giri di parole, che all'interno della comunità cinese è presente un'organizzazione criminale, in poche parole, la mafia cinese. Ho sempre detto che all'interno di questa comunità si conosceva ben poco soprattutto in ordine a fatti delittuosi che vengono consumati perchè coperti anche dalle stesse vittime e quindi giocoforza non conosciuti alle Forze di Polizia. Sicuramente le parole del Console e la sua disponibilità a collaborare sulle espulsioni di clandestini sono da considerare positivamente, anche perchè non era mai successo con i suoi predecessori, e dimostrerebbero un'inversione di rotta. Però tutto ciò può essere verificato solo con i fatti. Sicuramente il sindaco Cenni si attiverà presso il Prefetto per porre l'attenzione sull'allarme lanciato dal Console cinese. Ma è anche opportuno e indispensabile che l'autorità consolare sensibilizzi la sua comunità e si attivi presso i suoi componenti a sporgere subito denuncia agli Organi di Polizia quando questi gruppi criminali commettono reati ai danni dei suoi connazionali, altrimenti la sola e semplice richiesta d'aiuto diventerà un semplice appello che cadrà inevitabilmente nel vuoto. L'ammissione da parte del Console cinese della presenza di gruppi delinquenziali cinesi, che possono essere definiti anche mafiosi, all'interno della sua comunità deve far riflettere non poco. Vuol dire che queste organizzazioni si sono ben ramificate. E questo particolare mi porta a fare anche un riferimento al riordino delle Province toscane, così come voluto dal Governatore Rossi. Si sta tentando di non riconoscere lo status di capoluogo a Prato, manovra messa in atto dal Rossi, che porterebbe ad un declassamento di tutti Uffici della Stato sul territorio e soprattutto di quegli organi preposti proprio alla lotta alla criminaità organizzata (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza). Quindi mi auguro e spero che tutte le forze politiche, in maniera unitaria, si battano per il bene di Prato e non facciano prevalere gli interessi di bottega».
cb
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