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Comune di Prato

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03/09/2012 12:33
Rita Pieri Pari opportunità L'intervento dell'assessore Rita Pieri a un anno di distanza dall’approvazione della legge 120 sulle "quote rosa"

«Anche Prato potrà trovare nelle donne impegnate nuova sensibilità e tanta competenza e passione»

Pieri: "Enorme anche lo sforzo dell’Amministrazione comunale per mantenere alto il livello quantitativo e qualificativo dei servizi educativi"

“È compito di tutte le istituzioni assicurare che la legge sulle “quote rosa” sia realmente applicata in maniera responsabile, poiché, oltre a un obbligo giuridico, è un dovere civico e morale”.

Questo il commento dell'assessore alle Pari opportunità Rita Pieri, a un anno dall’approvazione della legge 120, fortemente voluta dalle Onorevoli Lella Golfo (PDL) e Alessia Mosca (PD). La norma contro le discriminazioni di genere prevede che le società quotate in Borsa e quelle a controllo pubblico dovranno avere nei propri consigli di amministrazione 1 quinto dei componenti donne per il primo rinnovo, fino ad arrivare ad un terzo per il secondo e terzo rinnovo.

“La legge da un lato garantisce al sesso femminile una partecipazione concreta alle scelte economiche e gestionali, fatta di responsabilità dirette, e dall’altro garantisce al Paese nuova vitalità in termini di idee e progettualità – afferma l’assessore -. E considerando che anche a Prato è una maggioranza maschile a occupare i ruoli di comando, basta pensare che ai Consigli di Amministrazione delle principali società pubbliche sono presenti 38 uomini a fronte di 6 donne, mi auguro che grazie a questa legge, la città trovi nel pensiero e nelle competenze delle donne impegnate negli organismi direttivi nuova sensibilità e tanta competenza e passione”.

Inoltre Rita Pieri, assessore anche alla Pubblica istruzione, sottolinea lo sforzo dell’Amministrazione comunale per mantenere alto il livello quantitativo e qualificativo dei servizi educativi, asilo nido e scuola dell’infanzia, che supportano la famiglia nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, facilitando alla donna la possibilità di occupare ruoli di alto livello in ambito lavorativo e sociale.        

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