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Comune di Prato

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07/09/2012 14:09
Gemellaggio Prato-Ebensee Stamani la cerimonia in Palazzo comunale e la mostra fotografica a Palazzo Pacchiani

Il gemellaggio Prato-Ebensee compie 25 anni: un patto di fratellanza nato sulle ceneri della guerra e l'orrore della deportazione

Il salone consiliare gremito dalla folta delegazione austriaca e dai parenti dei tanti prigionieri pratesi del KZ

Superare gli orrori del KZ per poter trasmettere la testimonianza di ciò che è stato e non dimenticare le colpe di chi ne è stato artefice. Con questo spirito 25 anni fa nacque il gemellaggio tra Prato ed Ebensee: un lungo viaggio, cominciato nel dolore per la morte di tanti pratesi nel campo di lavoro della cittadina austriaca e proseguito nella costruzione di un vero rapporto di fratellanza e pace. Stamani in Palazzo comunale si è tenuta la celebrazione in onore del 25° anniversario del patto di gemellaggio: erano presenti il sindaco Roberto Cenni, il presidente dell'associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee Dante Mondanelli, il suo omologo austriaco Josef Piontek, il sindaco di Ebensee Herwart Loidl, Don Mauro Rabotti della parrocchia Regina Pacis di Santa Lucia, Monsignor Alois Rockenschaub della parrocchia di Ebensee e il presidente di Aned Giancarlo Biagini. Hanno partecipato inoltre il vescovo uscente di Prato e cittadino onorario Monsignor Gastone Simoni, il console onorario austriaco a Firenze Edoardo Albini e Ulrike Harmach Agostini, cancelliere onorario del consolato d'Austria e presidente dell'associazione Austria Italia in Toscana.

Il Salone consiliare era gremito della folta delegazione arrivata da Ebensee e dei parenti delle vittime della deportazione. Partirono in oltre 150 su quella tradotta tedesca chiusa dall'esterno che partiva dalla Stazione di Firenze, in seguito allo sciopero del 7 marzo 1944, e tornarono in pochissimi. Tra loro Roberto Castellani e Dorval Vannini, che per primi si fecero promotori del patto di gemellaggio con Ebensee, firmato il 29 settembre 1987 dall'allora sindaco di Prato Alessandro Lucarini, da cui poi raccolse il testimonial Claudio Martini. Tra i sopravvissuti non c'era invece il padre di Giancarlo Biagini, Diego, morto a Mathausen solo un mese dopo l'arrivo: «Nel primo viaggio che feci ad Ebensee e Mathausen volevo solamente vedere il luogo dove era stato ucciso mio padre - ricorda con commozione Biagini - Invece da lì cominciò la costruzione  della nostra pacifica presenza in quelle città e di un sentimento di vicinanza ed amicizia che è cresciuto  di anno di anno». Come simbolo di questo legame l'Aned e l'associazione Prato Ebensee hanno donato al Comune di Prato una bellissima scultura di Fernando Montagner che sarà custodita in Palazzo comunale: come ha spiegato Biagini, il bassorilievo è realizzato con la pietra scavata nelle gallerie di Ebensee dai prigionieri del KZ, con il serpentino verde simbolo di Prato, con il filo spinato, simbolo della tragedia della deportazione, e con l'ulivo, simbolo della pace. Una scultura gemella sarà donata ad Ebensee nella visita di gemellaggio del prossimo maggio.  «Grazie a tutti coloro che hanno operato in questi 25 anni per consolidare il patto di gemellaggio tra Prato ed Ebensee - ha detto il sindaco Roberto Cenni - Un gemellaggio vero e non solo un rapporto istituzionale rimasto sulle  pergamene. Lo scambio con Ebensee mantiene per questo tutta la sua vitalità ancora oggi, dopo 25 anni». «Uno scambio semplice, tra persone semplici ed animate da un sentimento di amicizia e fratellanza - ha aggiunto il presidente Mondanelli - Già tanti anni fa ebbi la fortuna di venire in contatto con il gemellaggio attraverso la frequentazione della parrocchia di Santa Lucia, parte attivissima nello scambio, e oggi esserene il presidente è per me davvero un grande onore». «Non possiamo porre rimedio alla sofferenza e al dolore che le generazioni precedenti hanno portato nel mondo - ha affermato anche il sindaco Herwart Loidl - ma possiamo insieme sforzarci per evitare il ripetersi della storia. In questo la chiave di volta sono i giovani, il mondo della scuola e gli scambi culturali e sportivi».

Dopo la cerimonia, a Palazzo Pacchiani in via Mazzini è stata inaugurata la mostra fotografica dal titolo “Foto – Cronaca di un cammino. Nel ricordo”, dedicata alle vicende e alle sensazioni che hanno unito le città di Prato ed Ebensee in questi 25 anni.

L'esposizione è stata realizzata dalla Parrocchia Regina Pacis di S. Lucia, dal Comune di Prato, dall'associazione gemellaggio Prato-Ebensee e da Aned.

Rimarrà aperta da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20, sabato e domenica dalle 16 alle 22.

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