Parte da un grande progetto di riqualificazione il rilancio del Centro di Scienze Naturali di Galceti
Con una nuova sede, percorsi fruibili anche dai diversamente abili e spazi ripensati e riorganizzati per flora e fauna e per la frequentazione delle famiglie il Centro di Scienze Naturali di Galceti si candida a diventare uno dei più grandi ed importanti in Italia nel suo genere: è stato presentato stamattina in Palazzo comunale il progetto preliminare di riqualificazione complessiva del polmone verde a due passi dalla città. Ad illustrarlo sono stati il vicesindaco ed assessore all'Ambiente Goffredo Borchi, la presidente della Fondazione Csn Pamela Bicchi, il nuovo direttore Matteo Cordaro, il dirigente comunale della Gestione del Patrimonio Massimo Nutini, la progettista Caterina Bruschi e il consigliere della Fondazione Roberto Agostini.
Un progetto ambizioso e di ampio respiro, che coinvolge i 15 ettari totali del Parco, ponendosi tre obiettivi principali: ricucire il sistema dei parchi comunali, composto da Galceti, dalle Cascine di Tavola, dal parco fluviale del Bisenzio, il parco archeologico di Gonfienti e i giardini urbani interni alla città; realizzare una sede più idonea per il Museo, visto anche che comunque quella attuale non sarà più disponibile dal 2020; ridefinire le aree per le varie funzioni ed i percorsi di visita e l’ampliamento delle attività.
Per potenziare e consolidare l’attività del Centro il Comune ha recentemente acquisito una porzione di proprietà della diocesi (in cambio della palestra Etruria, che è stata ceduta alla Curia) ed ha affidato al Centro un’ulteriore porzione di proprietà comunale. Per la realizzazione della nuova sede entro la fine dell'anno sarà, inoltre, acquisita un’ulteriore porzione pianeggiante di circa 12.000 mq: «Siamo davvero felici ed orgogliosi di poter presentare alla città il frutto di un lavoro durato un anno e mezzo - afferma l'assessore Borchi - che porterà il Centro di Scienze Naturali a fare davvero un salto di qualità, con strutture e servizi all'avanguardia, ma con un occhio di riguardo al risparmio delle risorse e la sostenibilità ambientale ed economica. Da subito questa Amministrazione si è impegnata per realizzare a Prato un vero e funzionale sistema dei parchi: è un passo molto importante per Galceti e speriamo di avere dalla Regione Toscana lo stesso supporto dato per le Cascine di Tavola, il Ponte Manetti e il Parco Archeologico di Gonfienti. Quando le idee ci sono e vanno nella giusta direzione, della realizzabilità e dell'aumento della qualità della vita dei cittadini, sono convinto che le risorse si trovano. Del grande lavoro compiuto vorrei ringraziare Caterina Bruschi, Giuseppe Centauro, Massimo Nutini, il gruppo di progetto composto da Mauro Lombardi, Nunzio Miceli, Giuseppe Antenucci, Giampaolo Bonini e la presidente della Fondazione Pamela Bicchi». «Abbiamo fatto molto, con passione, giorno dopo giorno senza fermarci mai e in tempi strettissimi, ma siamo consapevoli che ancora tanto resta da fare soprattutto per sistemare l'area storia del Parco - aggiunge la presidente Bicchi - Il progetto di riqualificazione farà diventare Galceti ancora di più un punto di ritrovo e aggregazione per le famiglie e un luogo di visite che attragga persone da tutta la Toscana e dalle altre Regioni. Inoltre si creerebbe un indotto importante, con ricadute positive anche in termini di nuovo posti di lavoro». «Manterremo le "vecchie" funzioni ed attività del Centro - dice infine il direttore Cordaro - ma al passo con i tempi e nel rispetto delle leggi, delle normative e delle competenze».
Sette sono le principali zonizzazioni che il progetto prevede, alcune esistenti e da sviluppare, altre nuove, da realizzare:
1) un’ area per i percorsi di visita, dotata di monorotaia che permette di raggiungere agevolmente la parte più alta dell’area, dove è collocato anche l’osservatorio astronomico;
2) un’area faunistica, che vede la risistemazione e l’ampliamento di recinti gabbie e voliere esistenti e la realizzazione di una nuova area per i pappagalli;
3) un’area logistica, già in parte ripulita e implementata del nuovo magazzino;
4) un’area adibita ad orto didattico, fattoria e maneggio, di nuova realizzazione;
5) un’area adibita a verde attrezzato, con panchine e spazi di sosta per pic-nic all’aperto;
6) un’area per la nuova sede e gli spazi espositivi
7) un’area per il parcheggio e la sede dei volontari antincendio
LA NUOVA SEDE DEL CSN
La nuova sede troverà la sua collocazione in un nuovo edificio dalle forma curvilinea, che si inserisce perfettamente nel contesto ambientale, richiamando la morfologia delle colline attorno a Prato.
L’immobile occupa una superficie di circa 700 mq disposti su due livelli, con orientamento nordovest-sudest, ospita gli spazi logistici, direzionali e assistiti, cioè quelle attività che necessitano di presenza di personale, quali gli uffici, la biblioteca, aule e laboratori didattici, la biglietteria, il planetario, il bar, lo shopping-point, il ristorante e tutti i relativi servizi igienici. Gli spazi espositivi sono invece collocati in 1000 mq di interrato adiacenti al fabbricato. La pendenza del terreno fa sì che tra il fabbricato che emerge e l’ interrato, vi sia un dislivello di tre metri, tale da far essere alla stessa quota il piano terra del primo edificio con il secondo. L’ armonico inserimento nel terreno rende il fabbricato poco impattanti, sia che si guardi da via di Galceti, che dal viale dei Cipressi interno al Centro di Scienze.
I COSTI
Il costo complessivo dell’intervento è pari ad euro 4.500.000, di cui 3,5 per la nuova sede e uno per la sistemazione dell'area, ma è possibile la suddivisione in più lotti funzionali. L'obiettivo dell'Amministrazione comunale è reperire parte delle risorse già alla fine del 2013 per avviare il primo lotto.
Intanto domenica 23 settembre al Centro, dalle 16 in poi, si terrà la festa inaugurale del nuovo padiglione servizi (500 mq) appena realizzato per le funzioni logistiche e dei nuovi spazi per gli animali ospiti del Parco.
cb
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