Stop alle attivitā commerciali incompatibili con l'identitā storica del centro cittā
E' stata approvata ieri con 21 voti favorevoli della maggioranza (Pdl, Lega, Udc, Prato Libera e sicura) e 9 contrari (Pd) la modifica dell'art. 26 del Regolamento per il commercio che disciplina l'insediamento delle attività nel centro storico. In sostanza la delibera, illustrata dall'assessore alle Attività Produttive Roberto Caverni, allarga dall'Apu alla Ztl, quindi all'interno delle mura antiche, il divieto di aprire nuove attività di cottura alimenti diverse da quelle tradizionali.
"La mia intenzione - ha affermato l'assessore Caverni - è quella di tutelare l'identità del centro storico e le tipicità locali e tradizionali. La continua richiesta di apertura di attività di Kebab in centro storico, dove attualmente ne esistono già 7, a fronte di 9 gelaterie e 9 pizzerie a taglio, mi ha portato a pensare che ulteriori attività porterebbero a un abbassamento del livello della qualità in virtù della troppa concorrenza. Le attività già presenti sul territorio, che ritengo essere un numero congruo, continueranno ad esercitare. Inoltre ricordo, soprattutto all'opposizione che il nostro provvedimento è stato ripreso, sei mesi dopo la sua realizzazione, dalla giunta Renzi a Firenze, che al contrario nostro però non ha avuto il coraggio di usare la parola kebab parlando invece di "divieto di vendita di carne congelata e arrostita". E proprio ai membri dell'opposizione che si sono schierati a favore dei kebab, andando così contro l'idea del primo cittadino di Firenze e candidato alle primarie del PD, intendo dire che se il sindaco Renzi venisse a Prato sarebbero proprio loro i primi a essere rottamati".
cb
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