Un dormitorio anche nel vano caldaia
Addirittura nel locale caldaia - con l'impianto a fianco - era stata ricavata una camera da letto, che si aggiungeva ad una cucina improvvisata e ad altri dormitori ricavati in un magazzino artigianale a Casale in cui ieri la Polizia Municipale di Prato ha eseguito un'operazione di controllo. L'immobile, di 300 mq, era statao affittato da un'agenzia locale ad una ditta di confezione di abbigliamento conto terzi gestita da un cittadino cinese di 47 anni, residente in città.
All'interno erano presenti 15 persone, tutte di nazionalità cinese: tra queste quattro persone in stato di clandestinità e molti lavoratori irregolari dal punto di vista previdenziale ed assicurativo. Tutti dimoravano e consumavano i loro pasti all'interno dell'azienda, in cui appunto era allestita una cucina nell'ex ufficio e realizzate diverse strutture suddivise in vani ad uso dormitorio. La "camera da letto" rinvenuta all'interno del vano caldaia aveva una superficie inferiore a 5 mq. Le condizioni igieniche del fondo sono apparse pessime: ragnatele e laniccio sui macchinari e sulle suppellettili, rifiuti alimentari e produttivi sul pavimento, cibo conservato insieme al materiale lavorativo. Al titolare della confezione sono state contestate violazioni in materia urbanistico-edilizia ed il mancato rispetto delle norme sull'immigrazione per avere favorito la permanenza di clandestini e sfruttato la loro manodopera. Sempre al confezionista sono state elevate sanzioni amministrative per 5.500 euro, ponendo inoltre sotto sequestro anche i 47 macchinari per mancata presentazione della denuncia di azionamento macchinari.
Per la prima volta è stata elevata sanzione anche per lo stoccaggio non regolamentare di quattro bombole ai sensi del Nuovo Regolametno di Polizia Urbana. Il fabbricato è stato posto sotto sequestro penale: i titolari dell'impresa proprietaria e della ditta di confezione sono stati nominati congiuntamente custodi e dovranno vigilare insieme sull'integrità dei sigilli.
cb
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