Bombole a gas, partono i primi accertamenti

In linea con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento di Polizia Urbana sulle norme per la civile convivenza in città, il Comune di Prato sta già predisponendo i primi accertamenti relativi alla detenzione e deposito di materie infiammabili, fra cui in particolar modo le bombole a GPL. Per ovviare alle problematiche legate agli impianti alimentati con le bombole (notoriamente ritenuti più pericolosi a causa delle caratteristiche del combustibile e di come viene utilizzato) e che per vari fattori socio-economici stanno progressivamente aumentando, l’Amministrazione ha dato incarico alla Publies Energia Sicura (che già cura per conto del Comune l’attività di controllo sulle caldaie) di redigere un primo censimento degli apparecchi presenti in città  alimentati con bombole, secondo quanto già stabilito dal Regolamento per la disciplina dei controlli degli impianti termici, approvato nell’aprile scorso dal Consiglio Comunale.

Publies ha iniziato l’attività conoscitiva partendo dalle zone della città a più alta densità di immigrazione o segnalate in passato come ‘a rischio’ dall’Amministrazione comunale, individuando le abitazioni sprovviste di metano e richiedendo ai relativi proprietari o conduttori informazioni sulla tipologia impiantistica utilizzata per cucina, produzione acqua calda e riscaldamento. Sono già state verificate oltre 150 abitazioni e, sulla base delle risultanze ottenute, saranno successivamente predisposte le ispezioni sugli impianti interessati, in modo da accertare eventuali violazioni che potrebbero compromettere la sicurezza di persone, animali e beni. Così l’Amministrazione, estendendo i controlli anche agli apparecchi alimentati da bombole a GPL, e andando incontro ad un’esigenza di sicurezza molto sentita, intende incidere sull'abitudine di stoccare bombole a Gpl rispetto all'allacciamento alla rete del gas, una pratica che desta molta preoccupazione per gli alti rischi che comporta.