Informazione, prevenzione e formazione con la campagna della Protezione Civile "Terremoto - Io non rischio"
Si svolgerà sabato 13 e domenica 14 ottobre in piazza S.Maria delle Carceri la campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico "Terremoto - Io non rischio", organizzata in 102 piazze di 100 Comuni dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con Anpas (Associazione Nazionale Pubbbliche assistenze), con l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con il ReLuis, la Rete dei Laboratori universitari. Nel nostro territorio hanno aderito all'iniziativa Prato e Vaiano. Non solo informazione, ma anche prevenzione, a partire dal mondo della scuola e della formazione dei tecnici di domani: infatti oltre alla manifestazione in piazza dalle 9 alle 18, con dimostrazioni pratiche dei comportamenti da tenere in caso di terremoto da aprte di tecnici, nella mattinata di sabato 13 a Palazzo Pacchiani a partire dalle 9.15 il Comune di Prato ha organizzato un convegno-tavolo tecnico di discussione sui temi e le problematiche attinenti al rischio sismico. Partecipano al progetto le classi quinte e una quarta dell’istituto Gramsci Keynes, la Fondazione Prato Ricerche, l’Ordine dei Geologi della Toscana, gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Prato e il Collegio dei Geometri di Prato.
La manifestazione è stata illustrata stamattina nella sede della Protezione Civile dagli assessori Dante Mondanelli del Comune, anche presidente del Comitato Prato Pro Emergenze, e Stefano Arrighini della Provincia. Erano presenti inoltre l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Rita Pieri, il responsabile della Protezione Civile Sergio Brachi, Andrea Fiaschi di Prato Ricerche, Claudio Consorti dell’Ordine degli Ingegneri, Franco Ceccarini dell'Ordine dei Geologi, il vicepreside del Gramsci Antonio Buffone e Paolo Diani della Misericordia di Prato, responsabile del volontariato della Protezione civile provinciale pratese.
Negli ultimi anni il nostro Paese è stato colpito da violenti terremoti che hanno provocato perdite umane e gravissimi danni materiali e all’economia. Nonostante la tecnologia e la scienza ad oggi non permettano la previsione circa il verificarsi di un sisma, è possibile migliorare l’aspetto della prevenzione, anche al fine di accrescere nei cittadini il livello di autocoscienza dei rischi e dei comportamenti da tenere. Quest’ultimo aspetto determina anche un innalzamento del livello di auto protezione. E’ di primaria importanza infatti la conoscenza, come hanno sottolineato gli assessori Mondanelli ed Arrighini, sapere cosa fare in caso di terremoto: «Il terremoto è un evento imprevedibile, ma proprio per questo bisogna costruire una cultura della prevenzione, perché la Protezione civile siamo tutti noi – afferma Mondanelli – E’ fondamentale infatti l’apporto del volontariato, ma anche il comportamento di ogni singolo cittadino. Abbiamo quindi scelto di improntare la manifestazione a Prato sul coinvolgimento dei cittadini e del mondo della scuola». «Siamo un Paese ad alto rischio sismico: negli ultimi 1000 anni ci sono stati ben 3000 terremoti, di cui 1 ogni 10 anni catastrofico – aggiunge Arrighini – Sul fronte della prevenzione devono quindi collaborare l’opera dei volontari, il giusto comportamento dei cittadini, ma soprattutto le istituzioni in virtù del loro ruolo di programmazione e governo del territorio». L’assessore Arrighini ha annunciato che è stata commissionata alla Fondazione Prato Ricerche l’estensione da Prato alla Vallata e a Montemurlo della mappatura del rischio sismico del nostro territorio, uno studio realizzato sulla città già da diversi anni. L’obiettivo è conoscere esattamente il rischio e le aree più esposte in modo da programmare gli interventi. Da questo punto di vista un ruolo fondamentale è giocato da come si costruiscono case ed edifici e dall’osservanza delle nuove regole antisismiche. Da qui l’idea di organizzare un convegno per la formazione di chi queste regole le dovrà applicare in futuro: «Quando si trattano questi argomenti non si può tenere fuori la scuola – conclude l’assessore Pieri - La scuola infatti non deve insegnare solo le materie di studio, ma anche come comportarsi per affrontare eventi e tragedie simili. Anche questo fa parte dell’offerta formativa della nostra scuola. Pensiamo anche ai rischi che sono stati corsi alla scuola De Andrè, su cui l'attuale Amministrazione comunale è dovuta intervenire d’urgenza, e alle responsabilità di chi non ha costruito a regola d’arte». Ai ragazzi che parteciperanno al convegno saranno riconosciuti i crediti formativi a fine anno scolastico.
I tecnici e gli esperti saranno presenti per rispondere alle domande dei cittadini sabato 13 e domenica 14 in piazza S.Maria delle Carceri dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
cb
Condividi su: