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Comune di Prato

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11/10/2012 11:21
Lana Comune La dichiarazione del consigliere del gruppo Pdl Vittorio Lana

"Swap, i cittadini meritano di sapere come sono stati amministrati"

Lana: "Chi ha autorizzato gli Swap dovrà dimostrare di averlo fatto come "operatore qualificato" o ammettere di non aver avuto le competenze per condurre tali operazioni finanziarie. In ogni caso dovrà prendersene la responsabilità"

In merito alla vicenda Swap il consigliere comunale del gruppo Pdl Vittorio Lana dichiara quanto segue:

"I risvolti penali dell’operazione in derivati dei sei contratti Swap sottoscritti nel periodo dal 2002 al 2006  dal Comune di Prato con Dexia Crediop, per la ristrutturazione del debito dell’Ente pubblico, non finiscono di sorprendere e propongono un ventaglio di nodi politici che necessitano di urgente chiarimento.

Prescindendo dai fatti e dal merito delle questioni tuttora al vaglio del giudice ordinario e di quello contabile, sui quali è d’obbligo astenersi da qualsiasi commento, non può sfuggire la portata di alcune considerazioni a latere sugli Amministratori pro-tempore.

Il Comune di Prato, attraverso il funzionario delegato e su autorizzazione delle Giunte pro-tempore si è dichiarato “operatore qualificato” per condurre le negoziazioni e concludere operazioni finanziarie per decine e decine di milioni di euro, avendo come controparte gli esperti di ingegneria finanziaria di una delle più potenti multinazionali operanti nel settore dei prodotti derivati.

La totale carenza di tale requisito non era forse riscontrabile attraverso un po’ di buon senso? L’attività esercitata dai membri della Giunta o dal Funzionario delegato alla sottoscrizione del contratto offriva forse una qualche garanzia di esperienze nello specifico settore, eccezion fatta per l’assessore Massimo Carlesi dipendente di filiale cittadina di un Istituto di Credito?

Sono domande alle quali deve essere data una risposta in sede politica e i cittadini hanno diritto di sapere come sono stati amministrati.

La seconda osservazione riguarda l’accettazione da parte del Comune della cosiddetta clausola compromissoria di ricorso all’Alta Corte di Londra in caso di controversie sui contratti sottoscritti.

Si tratta di un accordo “ISDA Master Agreement e Multicurrency Cross border” redatto in lingua inglese ed elaborato con procedure standard all’interno della omonima istituzione anglosassone International Swap Dealer Association, con il quale il Comune, dichiaratosi operatore qualificato, si è sottratto alle procedure e tutele del Regolamento Consob ed in caso di controversie, ha accettato di sottoporsi all’arbitrato ed alla giurisdizione Londinese.

L’enormità di tutto questo non sfugge a nessuno e delle due l’una. Se i componenti delle Giunte che hanno deliberato ed autorizzato gli Swap ed il Funzionario delegato alla firma dei contratti erano persone con una preparazione professionale tale da far assurgere al Comune di Prato la qualificazione di “operatore qualificato”, potranno provarlo nelle opportune sedi e smentire quanto emerso in sede di conclusione delle stesse indagini preliminari. Potranno così affermare di avere avuto piena consapevolezza delle obbligazioni assunte dal Comune e degli effetti perversi del contratto, assumendosene le relative responsabilità.

Diversamente argomentando, vi sarebbe stata impreparazione ed imperizia per deliberare su una materia così complessa ed i componenti delle Giunte ed il Funzionario delegato alla firma dei contratti sarebbero stati facili prede di approfittatori rider operanti nel mercato finanziario.

Se di questo si tratta perché non prendere le distanze dai noti approfittatori e predatori.

Insomma, se politici ed amministratori si sono fatti rifilare una sola di cambiali per milioni di euro che i cittadini pratesi sono chiamati a pagare fino al 2026, il minimo che si può aspettare da loro, è una profonda riflessione sugli alti incarichi, tuttora, affidati e soprattutto una astensione in sede di deliberazioni e di commenti disinvolti sulla controversia per decine di milioni di euro che oppone il Comune a Dexia.

Non si può certo pretendere di continuare a fare in pesci in barile di fronte a questo bagno di sangue per il bilancio comunale".

1590/12

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