Approvata la mozione per la realizzazione nell'area del Misericordia e Dolce del Polo oncologico di cura e ricerca
E' stata approvata ieri pomeriggio dal Consiglio comunale con 21 voti a favore (Pdl, Lega Toscana e Prato Libera e Sicura), 14 contrari (Pd, FLI) e 1 astenuto (Donzella, Idv) la mozione sulla realizzazione a Prato nell'area ospedaliera del Misericordia e Dolce del Polo oncologico (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di tipo oncologico-IRCCS) presentata dal Gruppo consiliare Pdl.
Con l'atto, illustrato dal presidente del Gruppo Roberto Baldi, si invitano sindaco e giunta "ad attivare tutte le possibili azioni affinchè il centro Italia, la Toscana e la nostra città di Prato possano avvalersi di un centro di eccellenza di ricovero, di cura e di ricerca sul cancro, con i requisiti degli IRCCS, collegato a tutti gli altri centri oncologici nazionali ed internazionali usufruendo delle strutture e dei laboratori di ricerca già esistenti nell'area dell'ex ospedale Misericordia e Dolce, con lo scopo di evitare sprechi di denaro e di personale, sfruttando ciò che, da alcuni anni, è già una realtà deliberata anche dalla Regione Toscana come previsto dalla ASL 4 ed identificata come Unità Operativa di oncologia medica e Dipartimento di ricerca oncologica traslazionale Sandro Pitigliani.
Come è emerso nella lunga discussione nata in Consiglio comunale, il Gruppo Pdl sostiene fermamente l'ipotesi di ospitare le cure oncologiche nell'ex ospedale, un progetto portato avanti dal sindaco Roberto Cenni, mentre l'opposizione avversa questa destinazione dell'area e intenderebbe svincolare il progetto del Polo oncologico da essa.
La mozione parte dalla premessa che nel 2010 la Regione Toscana (con delibera 658 del 12 luglio 2010) ha approvato il Progetto oncologico dell’ASL 4 che prevedeva un Dipartimento di cura e ricerca Traslazionale come punto di eccellenza e riferimento regionale.
Il Ministero della Salute, per perfezionare l’organigramma per l’assistenza nazionale d’intervento sul cancro, ha ritenuto necessario, nel programma nazionale di ricerca, prevedere il riconoscimento di IRCCS nelle regioni che ne sono sprovviste (Piemonte, Veneto, Toscana, Romagna). La peculiarità degli istituti di Ricerca - come si legge nel testo approvato ieri - è di avere all’interno della loro struttura, oltre al ricovero e ai laboratori, anche un centro di ricerca traslazionale con assistenza terapeutica correlata alla ricerca di base e applicata, per consentire la risoluzione di molti casi che fino a qualche anno fa erano incurabili. Gli indici di efficacia del sistema sono caratterizzati dalla riduzione della mortalità, dell’incidenza del cancro e della migliore aspettativa e qualità della vita, che assumono importanza nel reinserimento completo del paziente con grande valore umano e sociale.
La mozione considera inoltre che il nuovo erigendo ospedale , per struttura, tecnologia, organizzazione e funzione è stato pensato e programmato per i casi acuti secondo il modello organizzativo per intensità di cura: «Tale modello non consentirà di conseguenza ricoveri per pazienti , in particolare per quelli affetti da sospetti tumori, che richiedano accertamenti clinici e strumentali appropriati con tempi indefiniti per il raggiungimento di una diagnosi più precoce e più sicura possibile , per cui proprio per questi pazienti potrebbe essere di grande utilità un polo oncologico di diagnosi, cura e ricerca in collegamento continuo col nuovo ospedale ma in sede distaccata».
Per un errore materiale era stato pubblicato sul sito un testo precedente rispetto a quello approvato dal Consiglio comunale
Ecco il testo integrale della mozione approvata.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che
con D.L. 16 ottobre 2003 n.288, è stato stabilito il riordino degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.CC.S.) i cui enti fondatori sono il Ministero della Salute, la Regione ed il Comune in cui l'istituto da trasformare ha la sede effettiva di attività
Preso atto che
Il Ministero della Salute, per perfezionare l'organigramma per l'assistenza nazionale d'intervento sul cancro, ha ritenuto necessario, nel programma nazionale di ricerca, di prevedere il riconoscimento di IRCCS nelle regioni che ne sono sprovviste (Piemonte, Veneto, Toscana, Romagna)
Considerato che
la peculiarità degli Istituti di Ricerca è di avere all'interno della loro struttura organizzativa, oltre a zone di ricovero, ambulatori e servizi sanitari comuni di ogni Ospedale, un centro di Ricerca Traslazionale per caratterizzare un tipo di assistenza terapeutica correlata alla ricerca di base e applicata, al fine di consentire, sopratutto nella cura dei tumori, un trattamento farmaco-terapeutico personalizzato che oggi consente la risoluzione di molti casi che , fino a qualche anno fa, erano incurabili
Tenendo presente che
gli indici di efficacia del sistema sono caratterizzati dalla riduzione della mortalità, dell'incidenza del cancro e , di contro, della migliorata aspettativa e qualità di vita che assumono importanza nel reinserimento completo nell'attività economica del paziente con grande valore umano e sociale
In considerazione che
a Prato , dal 2003, accanto all'assistenza terapeutica, nell'Unità Operativa di oncologia medica, grazie alla collaborazione fra Azienda Sanitaria Locale (ASL 4) e Fondazione Sandro Pitigliani, il Dott. Angelo Di Leo, direttore dell'U.O. di Oncologia medica e del dipartimento Oncologico, ha intrapreso una intensa attività di ricerca
Ricordando che
- nel 2004 è stata creata l'Unità di Ricerca Clinica (CRU)
- nel 2005 è stato inaugurato il Centro di Prevenzione Oncologica "Eliana Martini"
- nel 2006 ha avuto inizio l'attività di Ricerca Traslazionale
- nel 2007 è stato attivato l'Hospice per le cure palliative
- nel 2008 è stata creata 'lUnità Operativa di Radioterapia presso Villa Fiorita
- sempre nel 2008, l'ASL 4 con delibera n.361 del 7 Maggio costituiva il "Centro di Ricerca Oncologica Sandro Pitigliani"
- nel 2009 è stata installata la PET presso l'U.O. di Medicina Nucleare
- sempre nel 2009 il centro di ricerca è stato trasformato nell"Unità di Ricerca Traslazionale" (TRU)
Preso definitivamente atto che
nel 2010 la Regione Toscana, con delibera n.658 del 12 Luglio 2010, approvava il Progetto Oncologico dell'ASL 4 che prevedeva un Dipartimento di cura e ricerca Traslazionale come punto di eccellenza e riferimento regionale
Dal momento che
in Toscana non esiste un polo oncologico come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.CC.S.)
Considerato che
il nuovo erigendo ospedale , per struttura, tecnologia, organizzazione e funzione è stato pensato e programmato per i casi acuti secondo il modello organizzativo per intensità di cura; tale modello non consentirà di conseguenza ricoveri per pazienti , in particolare per quelli affetti da sospetti tumori, che richiedano accertamenti clinici e strumentali appropriati con tempi indefiniti per il raggiungimento di una diagnosi più precoce e più sicura possibile , per cui proprio per questi pazienti potrebbe essere di grande utilità un polo oncologico di diagnosi, cura e ricerca in collegamento continuo col nuovo ospedale ma in sede distaccata
(Omissis gli interventi di cui al verbale)
Vista la votazione, eseguita in modo palese, sulla proposta di delibera presentata, che ottiene il seguente esito:
approvato con voti favorevoli 21, contrari 14, resi da altrettanti votanti su 36 presenti con l’astensione del Consigliere Donzella
INVITA SINDACO e GIUNTA
ad attivare tutte le possibili azioni affinchè il centro Italia, la Toscana e la nostra città di Prato possano avvalersi di un centro di eccellenza di ricovero, di cura e di ricerca sul cancro, con i requisiti degli IRCCS, collegato a tutti gli altri centri oncologici nazionali ed internazionali usufruendo delle strutture e dei laboratori di ricerca già esistenti nell'area dell'ex ospedale Misericordia e Dolce, con lo scopo di evitare sprechi di denaro e di personale umano, sfruttando ciò che, da alcuni anni, è già una realtà deliberata anche dalla Regione Toscana come previsto dalla ASL 4 ed identificata come Unità Operativa di oncologia medica e Dipartimento di ricerca oncologica traslazionale Sandro Pitigliani.
cb
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