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Comune di Prato

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18/10/2012 15:11
Mondanelli Politiche Sociali Il progetto sarà illustrato domani, venerdì 19 ottobre al SAIE di Bologna. L'intervento è nel quartiere di San Giusto

Edificio tecnologicamente avanzato "Nearly Zero Energy", 29 alloggi di edilizia sovvenzionata

L'assessore Dante Mondanelli: "Il progetto va nella direzione indicata dal sindaco: ridurre i costi energetici per non gravare sulle bollette delle famiglie in emergenza alloggiativa"

E' sempre più crescente il ricorso alle fonti rinnovabili nella costruzione degli edifici che dovranno presentare consumi "quasi zero" nel 2020, partendo dal 20 per cento attuale, per passare al 35 per cento nel biennio 2014-16, e al 50 per cento dal 2017.

Il progetto messo a punto da Riccardo Roda (Eos Consulting) per EPP, punta a sperimentare i limiti fino a cui l’indipendenza da fonti energetiche tradizionali si può spingere nel settore dell'housing sociale. Coniugare efficienza elevatissima e budget ridotto è l’obiettivo di questo progetto.

"Questo progetto pilota - ha affermato l'assessore alle Politiche sociali Dante Mondanelli - va esattamente nella direzione indicata dal sindaco Roberto Cenni di ridurre i costi energetici al fine di non gravare sulle bollette delle famiglie in emergenza alloggiativa, rappresentando quindi per queste persone un modo completo di aiuto. Inoltre anticipa le indicazioni europee di compatibilità ambientale che rientrano a pieno nelle politiche di questa giunta".

L’intervento è nel quartiere di San Giusto, e propone la ricucitura di un angolo urbano non edificato a cavallo tra edifici preesistenti. Il progetto propone 29 alloggi di edilizia sovvenzionata, di vario taglio, finanziati dal Piano Nazionale Casa, dalla Regione Toscana e con risorse proprie, oltre a un centro civico che si trova al piano terra.

"La qualità di questo lavoro - ha affermato il presidente di EPP Federico Mazzoni - è l'indice dell'alta efficienza dell'edilizia sociale a Prato. Con un edificio del genere si fissa un punto al quale tutti, anche l'edilizia privata, dovranno puntare d'ora in poi. L'edilizia pubblica, non avendo il problema del profitto, può sostenere il ruolo di propulsore, alzando l'asticella per tutti e aprendo una via d'uscita dalla crisi per il settore edilizio".

Al momento sono circa 50 le aziende da tutta Italia interessate a partecipare a questo bando. I lavori, che costeranno 4 milioni e 75 mila euro, inizieranno a febbraio.

Le prestazioni di progetto sono molto elevate, e corrispondono a valori superiori all’attuale classificazione A+: una volta costruito l'edificio presenterà, grazie alle fonti rinnovabili, una copertura dei consumi energetici totali superiore al 90 per cento. Per ottenere questo risultato, che proietta l’edificio assai al di là degli obblighi previsti in Italia nei prossimi 5 anni, è stato necessario operare su più fronti.

Per prima cosa sono state ingegnerizzate e razionalizzate tutte le scelte progettuali e tecnologiche, compensando gli extra-costi con risparmi equivalenti. Ad esempio, l’uso di fronti lisci diminuisce costi, guaine e ponti termici. Allo stesso modo è stato scelto di prevedere posti-auto all’esterno, con un duplice vantaggio, sui costi e sui canoni degli alloggi. In secondo luogo il progetto è stato ottimizzato in base a criteri bioclimatici, che hanno il pregio di essere completamente gratuiti, con particolare attenzione al comfort estivo. In terzo luogo l’involucro è stato ottimizzato con pareti stratificate, eliminazione totale di ponti termici, infissi potenziati basso-emissivi.

Nella scelta dei materiali è stata data forte attenzione all’utilizzo di soluzioni ecologiche e di materiali riciclati; in particolare verranno usati isolanti termo-acustici derivanti dal riciclaggio di scarti del locale settore tessile (filiera corta).

L’impianto, completamente centralizzato, si basa su un sistema a pompa di calore acqua-aria, alimentata elettricamente, con distribuzione a bassa temperatura (pavimento radiante). L’utilizzo delle fonti rinnovabili si basa su un sistema integrato di pannelli fotovoltaici, che assicurano una potenza di 25 KW, e da una batteria di 60 mq di pannelli solari del tipo sottovuoto. Mentre per la contabilizzazione verranno utilizzati tecnologie domotiche, per la regolazione si è optato su sistemi assai semplificati, più adatti al tipo di utenza. Il consumo finale sarà limitatissimo, e il beneficio sarà riversato interamente agli utenti finali.

Inoltre, domani, venerdì 19 ottobre, alle 15, al SAIE Bologna, si terrà il Convegno “Housing Sociale ed Edifici Nearly Zero”, in cui verrà illustrato il progetto. Il convegno partirà da questa esperienza concreta per offrire una riflessione sulle strategie operative su cui il settore edilizio dovrà confrontarsi nei prossimi anni.  Con l’occasione, verrà presentato il volume: “N.Z.E.B., Progetto sperimentale Nearly Zero Energy a Prato”, a cura di Silvio Pappalettere, edito da Alinea (Firenze).

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