"L'unica strada da percorrere è quella dei continui controlli"
In seguito ai dati pubblicati dal ministero dell'Interno sul numero dei clandestini che hanno fatto domanda nella sanatoria per regolarizzarsi l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone dichiara quanto segue:
"I numeri che sono emersi nella sanatoria per regolarizzare i clandestini non mi sorprendono affatto. La maggior parte delle 1054 domande riguardano il lavoro domestico (colf e badanti), solo 126 quelle dei lavoratori impegnati nel settore manifatturiero. E' da anni, e non mesi, che ripeto che il distretto parallelo delle confezioni cinesi giocoforza si alimenta di irregolari e clandestini per non essere messo fuori mercato. E' abbastanza naturale che solo grazie a questi lavoratori le aziende cinesi riescono a fare concorrenza sleale. Questo dato numerico che riguarda le domande di sanatoria deve far riflettere soprattutto alcune associazioni di categoria e il centrosinistra che hanno sempre asserito che queste aziende, condotte da titolari cinesi, non potevano regolarizzare la posizione dei clandestini perché la legge non lo consentiva.
Adesso mi piacerebbe conoscere le loro risposte di fronte a questo dato numerico che tra l'altro smentisce in maniera categorica il "Patto per Prato" del governatore Rossi, il quale intende favorire l'emersione dal nero di queste aziende con dei giovani tutor investendo 500 mila euro. Allora mi chiedo, alla luce del fallimento di questa sanatoria, se è il caso di spendere una cifra simile su un progetto che sicuramente sarebbe un triste fallimento.
Questa è l'ennesima dimostrazione che il distretto parallelo cinese non ha alcuna intenzione di far emergere i clandestini ma vuol continuare a muoversi nell'illegalità. Non resta quindi che continuare a operare per ora con i controlli continui da parte del gruppo Interforze perché è l'unica strada da perseguire".
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