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Comune di Prato

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25/10/2012 17:24
Consiglio comunale Consiglio Comunale Nessun aumento a carico dei cittadini sulla seconda rata dell'imposta

Approvato il regolamento comunale dell'Imu

Confermate le aliquote al minimo di legge. L'assessore Ballerini: «Per non gravare sulle tasche dei cittadini un'ampia e faticosa operazione di risparmio in bilancio»

E' stato approvato oggi dal Consiglio comunale con 20 voti favorevoli (Pdl, Prato Libera e Sicura, Lega, Udc), 15 contrari (Pd, Idv) e 1 astenuto (Fli) il regolamento per la disciplina dell'Imposta municipale propria (IMU), insieme alla determinazione della misura delle aliquote comunali per il 2012, che è stata approvata con 20 voti favorevoli e 16 astenuti (Pd, Idv, Fli).

Le aliquote Imu non sono state ritoccate, rimanendo quelle di base stabilite dall'art. 13 della legge 214 del 2011, ovvero 4 per mille sulla prima casa e 7,6 per mille su tutti gli altri immobili, compresi fondi commerciali, capannoni e terreni agricoli. In termini più pratici significa che non ci sarà alcun aumento a carico della seconda rata annuale dell’Imu, in scadenza a dicembre. Le aliquote stabilite dalle legge possono essere variate con decisione del Consiglio da adottare entro il 31 ottobre con effetto per l'anno in corso.

Le due delibere sono state illustrate dall'assessore al Bilancio Adriano Ballerini: «Fin dall'inizio, quando il Governo ha imposto l'introduzione dell'Imu, la giunta comunale ha scelto di mantenere al minimo le aliquote, soprattutto in considerazione del grave momento di difficoltà che i cittadini vivono - ha detto l'assessore - Nonostante i grandi sforzi fatti in termini di gestione di bilancio e di risparmio per poter mantenere ferma questa decisione, ne siamo molto soddisfatti. E non è certo stata una scelta banale o scontata, dato che solo il Comune di Pisa in Toscana ha stabilito di fare come noi». 

Il regolamento, composto da 24 articoli, recepisce la normativa di applicazione prevista dalla legge (riduzioni, esenzioni, dichiarazioni, versamenti, detrazioni, accertamenti, ecc.), ma prevede ad esempio agevolazioni per gli anziani che vivono nelle residenze sanitarie assistite e che risultano proprietari di un immobile: su queste abitazioni si pagherà l’aliquota del 4 per mille e non quella del 7,6 per mille, come invece prevede la legge nazionale. 

cb

1679/12

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