Combattere a scuola l'isolamento dell'autismo, al via il corso di formazione per insegnanti
Coinvolgerà 200 insegnanti dalle materne alle medie il progetto di formazione "L'autismo a scuola", ideato dall'assessorato alla Pubblica Istruzione e ai Diritti dei diversamente abili in collaborazione con la Asl 4 e l'Ufficio scolastico provinciale, con l'obiettivo fornire ai docenti le competenze specifiche per instaurare una vera comunicazione xon i bambini affetti da autismo. Non solo. Il progetto prevede infatti anche una fase pratica sperimentale da svolgere in classe con 8 alunni autistici che coinvolgerà anche i ragazzi, che potranno così imparare come relazionarsi correttamente con loro.
L'iniziativa è stata illustrata stamani dall'assessore alla Pubblica istruzione Rita Pieri insieme a Barbara Davanzati, psicopedagogista esperta di procedure di integrazione, referente del Comune per i progetti handicap, Francesca Faggi della Fondazione Opera Santa Rita, il dottor Marco Armellini della Asl, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Gandhi Maria Ramunno, Roberto Santagata dell'Ufficio Scolastico Territoriale e Eva Maggiorelli, presidente dell'associazione di genitori Orizzonte Autismo.
Dopo il progetto sviluppato nello scorso anno scolastico sugli handicap sensoriali, quest'anno l'assessorato ha voluto occuparsi del disturbo dell'autismo, di cui sono affetti ben 70 bambini nella scuola pratese. Una patologia quindi molto diffusa e con diverse forme, ma di cui in realtà si conosce poco: «Vogliamo far stare bene a scuola tutti i bambini, con le loro diversità e le loro particolarità - afferma l'assessore Rita Pieri - Si tratta di un progetto ambizioso ed innovativo, che per questo coinvolge tutti i soggetti del sistema formativo integrato, dal Comune, alla Asl, all'Ufficio Scolastico provinciale, le scuole e le famiglie: l'obiettivo è formare gli insegnanti per poter costruire un rapporto di scambio e comunicazione con i bambini autistici». «Il progetto rappresenta un ottimo esempio di collaborazione tra la scuola e gli enti territoriali per costruire una didattica dell'integrazione - aggiunge Roberto Santagata - E' fondamentale infatti per i ragazzi con disabilità integrare il mondo della scuola con l'ambiente extrascolastico». A questo proposito anche il dottor Armellini ha confermato che è di grande importanza per i bambini autistici migliorare la loro integrazione con il contesto che li circonda e "creare così maggiore consapevolezza dell'autismo e dei problemi che comporta". Da tempo il Centro Integrazione interno all'Istituto comprensivo Gandhi sta lavorando proprio su questo aspetto, dalle lezioni in classe al momento della ricreazione e della mensa.
Il corso di formazione comincerà a novembre e proseguirà a fasi progressive per tutto l’anno scolastico 2012-2013.
Ecco gli obiettivi principali:
- Promozione dell’inserimento e partecipazione dei soggetti con autismo nel contesto scuola attraverso l’individuazione di facilitatori ambientali (considerando l’ambiente fisico, sociale e gli atteggiamenti , ICF) al fine di ridurre le barriere che ostacolano il percorso scolastico
- Promozione degli apprendimenti attraverso l’acquisizione di strategie educative , strumenti tecnici specifici , conoscenze teoriche sulle modalità di conoscenza dei soggetti con autismo
- Promozione delle relazioni all’interno del contesto classe attraverso la conoscenza reciproca delle modalità di comunicazione e scambio sociale tra alunni, insegnanti e personale scolastico
- Valutazione e gestione di eventuali comportamenti problematici
- Innalzamento del senso di autoefficacia degli insegnanti nella risoluzione delle sfide evolutive e di trasmissione degli apprendimenti poste dal lavoro con il soggetto con autismo
- Produzione di linee guida sull’approccio, inserimento e integrazione dei soggetti con disturbo autistico nella scuola.
cb
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