salta la barra


Comune di Prato

 indietro
05/11/2012 15:04
Grazzini Sport Presente Gianni Rivera, attuale presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc ed eroe di Italia-Germania 4-3 del 1970

Corso per arbitri, consegnati ai detenuti del carcere gli attestati di frequenza

L'assessore Matteo Grazzini: "Corso utile per far capire che le leggi del mondo dello sport valgono anche nella vita di tutti i giorni"

Sono stati consegnati questa mattina gli attestati di frequenza del corso per arbitri di calcio destinato ai detenuti del carcere della Dogaia di Prato.

Per firmare e consegnare gli attestati è venuta a Prato una delle glorie del calcio italiano di ogni tempo, Gianni Rivera, attuale presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc ed eroe di Italia-Germania 4-3 del 1970: con lui l’assessore allo Sport del Comune di Prato Matteo Grazzini, il presidente della sezione pratese dell’Associazione Italiana Arbitri Tommaso di Massa e Andrea Becheroni, presidente dell’Associazione “Riccardo Becheroni” promotrice del corso all’interno di un programma che prevede anche un lavoro di prevenzione sul diabete e sulle malattie vascolari da svolgere sempre all’interno del carcere Pratese.

La delegazione sportiva, ricevuta dal direttore del penitenziario Vincenzo Tedeschi, ha incontrato i detenuti che hanno partecipato al corso in una delle sale laboratorio della struttura, dove hanno trovato posto anche altri giovani reclusi interessati alle questioni calcistiche.

Undici i diplomi consegnati, con altri tre neo arbitri che invece riceveranno la pergamena a casa visto che nel frattempo sono stati scarcerati: ad ogni partecipante è stato anche consegnato il kit completo da arbitro e il taccuino con i cartellini. Di fatto si è trattato di un corso “internazionale”, visto che, oltre a due italiani, la qualifica di arbitro è andata a dodici stranieri, tra africani, sudamericani ed europei dell’est. Non sono mancate le domande, soprattutto indirizzate a Rivera, sulle polemiche che riguardano gli arbitri di serie A e sulle difficoltà ad arbitrare partite importanti.

“L’arbitro è una figura necessaria e importantissima – ha detto l’assessore Matteo Grazzini – perché senza di lui non giocheremmo le gare, da quelle di serie A alle tante che si disputano tra amatori su campetti sterrati in ogni provincia d’Italia. Ha il compito difficile di dover far rispettare le regole e quindi questo corso è stato utile per far capire che le leggi del mondo dello sport valgono anche nella vita di tutti i giorni perché al di là del regolamento tecnico c’è anche quello morale e sociale che rende l’arbitro umanamente importante”.

Un concetto ripreso anche da Gianni Rivera, che si è augurato di poter tornare a Prato per iniziative simili: “Chi non ha rispettato le regole e sta pagando con la detenzione – ha detto Rivera – ha avuto modo di apprendere ulteriori regole di vita e le potrà applicare una volta uscito. Per l’età ormai avanzata questi ragazzi non possono aspirare a chissà quale carriera nel mondo arbitrale ma già l’aver ottenuto il diploma è una grande soddisfazione”.

1743/12

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina