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Comune di Prato

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09/11/2012 12:18
Mondanelli Sociale Con una lettera l'Azienda sanitaria ha comunicato di voler interrompere la gestione del servizio, anche se tutti i costi sono sostenuti dai Comuni

«La Usl 4 mette a rischio gli interventi socio-educativi per alunni disabili nelle scuole dei comuni dell’Area pratese»

In ballo 25mila ore di assistenza a più di 150 ragazzi. Mondanelli e Pieri: «Siamo increduli ed indignati di fronte ad una decisione illogica ed arbitraria: chiediamo alla Usl di tornare sui propri passi e procedere al bando di gara per gli educatori»
Indignazione ed incredulità: sono queste le reazioni del presidente della Società della Salute ed assessore al Sociale Dante Mondanelli, e degli altri rappresentanti dei Comuni che fanno parte della SdS e dell'assessore alla Pubblica Istruzione e Pari opportunità Rita Pieri di fronte alla decisione della Asl 4 di Prato di non voler più occuparsi della gestione degli interventi socio-educativi per alunni disabili delle scuole del territorio provinciale pratese. Questo a partire da gennaio prossimo mette a rischio gli interventi di sostegno per più di 150 ragazzi portatori di handicap nelle scuole, comprese le superiori. Un fulmine a ciel sereno per i Comuni dell'area,  he comunque sostengono il 100% dei costi del servizio, i quali in vista della scadenza del 31 dicembre attendevano a breve l'annunciata indizione del bando da parte di Estav Centro, Ente per i Servizi Tecnico-amministrativi di Area Vasta, per selezionare gli educatori di sostegno da affiancare ai bambini in base alle patologie e i bisogni certificati da gennaio 2013 al 31 dicembre 2015. Invece con una lettera arrivata due giorni fa la Asl ha comunicato che per effetto della normativa sulla riduzione della spesa non è più in grado di garantire neanche la gestione degli interventi socio-educativi per alunni disabili, non ritenendo comunque di propria competenza il servizio in quanto non facente parte delle funzioni delegate dei servizi sociali.

Per dire no a questa decisione e chiedere alla Asl 4 un'inversione di marcia, stamani si sono riuniti in Palazzo comunale nella loro triplice veste di componenti della Società della Salute, della Conferenza Zonale dell'Istruzione e di rappresentanti dei Comuni gli assessori Dante Mondanelli e Rita Pieri di Prato, Antonio Castellano di Poggio a Caiano, Fabrizio Buricchi vicesindaco di Carmignano e Annalisa marchi sindaco di Vaiano(assenti giustificati i sindaci di  Montemurlo e Vernio, anche se hanno fatto pervenire la propria adesione) : «Siamo di fronte ad un atto unilaterale inaspettato e gravissimo, sbagliato nel metodo e nel merito - ha esordito il presidente della SdS Dante Mondanelli - Prima di tutto una simile intenzione, che taglia dei servizi a ragazzi disabili, avrebbe dovuto essere discussa nelle sedi opportune, come le riunioni della SdS, o la Conferenza dei Sindaci o Conferenza zonale, e non certo comunicata con una semplice lettera amministrativa, giunta sulle scrivanie dei sindaci il 7 novembre. E poi è davvero incomprensibile come si adduca la motivazione della "riduzione della spesa" quando tutti i costi sono sostenuti al 100% dai Comuni. Inoltre, trattandosi di prestazioni socio-assistenziali, anche se nella scuola - e poi si parla tanto di integrazione -  la competenza è anche della Asl che non aveva mai posto questo problema finora».

«Attualmente l'assistenza e il sostegno a scuola è garantito ad oltre 150 alunni dalle materne fino alle superiori con diverse disabilità per un totale di 25.000 ore all'anno ed una spesa annua solo per il Comune di Prato di 500mila euro - ha precisato Rita Pieri -  Consideriamo un fiore all'occhiello questo servizio, perchè permette a tutti i ragazzi di stare bene in classe, di imparare e di relazionarsi con gli altri. Per questo i Comuni hanno deciso di sostenerlo e hanno creato un sistema che funziona e che dal 2008, quando è nata la convenzione, dà risultati più che positivi per i ragazzi e le loro famiglie. Questo voltafaccia è illogico ed inspiegabile».

La richiesta unanime è che la Usl riveda la decisione, conceda una proroga tecnica della convenzione in scadenza e che proceda a fare il nuovo bando di gara per reclutare gli educatori e contrattualizzarli. Se la Usl 4 non tornasse sui propri passi ogni Comune sarebbe costretto a gestire il servizio "in proprio" limitandosi al proprio territorio e alle proprie competenze, che escluderebbero in primis le superiori: «Sarebbe un grave errore - ha aggiunto il sindaco di Vaiano Annalisa Marchi - perchè il pericolo è che tutti i pezzi in cui verrebbe spezzato il sociale implodano disperdendo un patrimonio di competenze e buone pratiche, a discapito dei cittadini portatori di handicap». «Sarebbe come tornare indietro a quando un'istiruzione prendeva le decisioni e le altre sul territorio potevano solo ubbidire» - ha concluso il vicesindaco di Carmignano Buricchi.  

cb

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