«La Usl 4 mette a rischio gli interventi socio-educativi per alunni disabili nelle scuole dei comuni dell’Area pratese»
Per dire no a questa decisione e chiedere alla Asl 4 un'inversione di marcia, stamani si sono riuniti in Palazzo comunale nella loro triplice veste di componenti della Società della Salute, della Conferenza Zonale dell'Istruzione e di rappresentanti dei Comuni gli assessori Dante Mondanelli e Rita Pieri di Prato, Antonio Castellano di Poggio a Caiano, Fabrizio Buricchi vicesindaco di Carmignano e Annalisa marchi sindaco di Vaiano(assenti giustificati i sindaci di Montemurlo e Vernio, anche se hanno fatto pervenire la propria adesione) : «Siamo di fronte ad un atto unilaterale inaspettato e gravissimo, sbagliato nel metodo e nel merito - ha esordito il presidente della SdS Dante Mondanelli - Prima di tutto una simile intenzione, che taglia dei servizi a ragazzi disabili, avrebbe dovuto essere discussa nelle sedi opportune, come le riunioni della SdS, o la Conferenza dei Sindaci o Conferenza zonale, e non certo comunicata con una semplice lettera amministrativa, giunta sulle scrivanie dei sindaci il 7 novembre. E poi è davvero incomprensibile come si adduca la motivazione della "riduzione della spesa" quando tutti i costi sono sostenuti al 100% dai Comuni. Inoltre, trattandosi di prestazioni socio-assistenziali, anche se nella scuola - e poi si parla tanto di integrazione - la competenza è anche della Asl che non aveva mai posto questo problema finora».
«Attualmente l'assistenza e il sostegno a scuola è garantito ad oltre 150 alunni dalle materne fino alle superiori con diverse disabilità per un totale di 25.000 ore all'anno ed una spesa annua solo per il Comune di Prato di 500mila euro - ha precisato Rita Pieri - Consideriamo un fiore all'occhiello questo servizio, perchè permette a tutti i ragazzi di stare bene in classe, di imparare e di relazionarsi con gli altri. Per questo i Comuni hanno deciso di sostenerlo e hanno creato un sistema che funziona e che dal 2008, quando è nata la convenzione, dà risultati più che positivi per i ragazzi e le loro famiglie. Questo voltafaccia è illogico ed inspiegabile».
La richiesta unanime è che la Usl riveda la decisione, conceda una proroga tecnica della convenzione in scadenza e che proceda a fare il nuovo bando di gara per reclutare gli educatori e contrattualizzarli. Se la Usl 4 non tornasse sui propri passi ogni Comune sarebbe costretto a gestire il servizio "in proprio" limitandosi al proprio territorio e alle proprie competenze, che escluderebbero in primis le superiori: «Sarebbe un grave errore - ha aggiunto il sindaco di Vaiano Annalisa Marchi - perchè il pericolo è che tutti i pezzi in cui verrebbe spezzato il sociale implodano disperdendo un patrimonio di competenze e buone pratiche, a discapito dei cittadini portatori di handicap». «Sarebbe come tornare indietro a quando un'istiruzione prendeva le decisioni e le altre sul territorio potevano solo ubbidire» - ha concluso il vicesindaco di Carmignano Buricchi.
cb
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