Disabili, azzerata la lista d'attesa per i centri socioeducativi diurni e garantita l'assistenza scolastica
Sono stati inseriti tutti nei Centri diurni socioeducativi e sociosanitari i disabili sotto i 65 anni d'età che erano in lista d'attesa. Non solo: dopo l'allarme lanciato alcuni giorni fa dal presidente della Società della Salute Dante Mondanelli, dall'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri e dai sindaci dell'Area, la Asl 4 è tornata sulla decisione di tagliare la gestione degli interventi socio-educativi per alunni disabili a scuola, nonostante la spesa fosse tutta a carico dei Comuni, ed ha stabilito di concedere la proroga tecnica della convenzione fino al giugno 2013, termine dell'anno scolastico, e di procedere all'indizione del nuovo bando per selezionare gli educatori di sostegno da affiancare ai bambini e ai ragazzi dalle materne alle superiori in base alle patologie e i bisogni certificati. Un servizio che rischiava di scomparire e che invece è stato garantito, sottolinea con soddisfazione l'assessore al Sociale e presidente della Società della Salute Dante Mondanelli, che stamani ha presentato le novità insieme al direttore Riccardo Poli, alle dottoresse Cecilia Lombardi ed Egizia Badiani della Sds e al Direttore amministrativo della Usl4 Massimo Braganti.
Grazie alla decisione della Sds di devolvere al settore di intervento dei disabili sotto i 65 anni tutto il fondo per la "Non autosufficienza 2012", ovvero 196.341 euro, finanziato con risorse regionali, è stata azzerata la lista d'attesa per i centri diurni, in cui figuravano 13 persone. Nei centri, in tutto 11 sul terriorio, di cui 5 sociosanitari e 6 socioeducativi, nel 2012 erano già stati inseriti 170 cittadini. Gli obiettivi principali sono andare incontro alle richieste delle famiglie ed ampliare i servizi per i figli portatori di handicap. I centri diurni infatti sia educativi che sanitari forniscono un sostegno importante per le famiglie e i disabili, inseriti in tante attività interessanti e progetti di inserimento sociale per tutta la giornata, prima di tornare a casa propria: «Siamo davvero contenti di aver soddisfatto anche le richieste di chi era in attesa - ha detto l'assessore Mondanelli - questo significa dare un sostegno ai nuclei familiari e dare accesso ai giovani disabili a delle strutture in cui svolgere attività che alleviano il disagio». Come hanno sottolineato anche le dottoresse Lombardi e Badiani, la richiesta di questo tipo di interventi è aumentata nella fascia d'età 18-64 anni, in relazione all'aumento dell'aspettativa di vita. «Attraverso il potere d'indirizzo della Sds dei fondi regionali - ha aggiunto il direttore Poli - intendiamo realizzare tre obiettivi: il primo è appunto l'annullamento della lista d'attesa per i centri diurni, ma ci sono anche anche l' attività in piscina per il recupero delle autonomie personali fisiche e relazionali dei disabili, con il progetto attuato con la Fondazione CRIDA, e l'assistenza domiciliare-educativa erogata in forma diretta per persone affette da autismo attraverso il progetto ISI (Intervento socioeducativi integrati per l'autismo) attuato con Opera S. Rita».
Sul versante dell'assistenza degli alunni disabili a scuola, che finora ha permesso loro di stare in classe con i compagni e di avere un sostegno per imparare e comunicare con gli altri, la soluzione è stata trovata dopo un'assemblea che ha visto riuniti la Sds, la Usl 4, la conferenza dei sindaci, la presidente della conferenza zonale dell'Istruzione Rita Pieri e i rappresentanti della scuola: «Siamo pervenuti ad un accordo che supera le criticità che si erano presentate sulla gestione del servizio - ha assicurato il direttore amministrativo della USl 4 Braganti - ed è stata prorogata fino alla fine dell'anno scolastico la convenzione in scadenza il 31 dicembre e deciso di indire il nuovo bando Estav».
cb
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