Nel Salone consiliare la firma dell'accordo Beste-Huamao
Nel Salone Consiliare del Comune è stato firmato stamani l'accordo tra il Gruppo di tessile-abbigliamento Beste e l'azienda cinese Anhui Huamao Co Ltd per la costituzione della società H&B textile technology.
Alla cerimonia ufficiale, avvenuta subito dopo l'inaugurazione del nuovo sportello della Banca Popolare di Vicenza dedicato agli imprenditori cinesi, erano presenti l'Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Ding Wei, la Console generale a Firenze Wang Xinxia, il vicesindaco Goffredo Borchi, la presidente della Huamao Zhang Li e il fondatore del gruppo Beste Giovanni Santi. Ad assistere all'evento una folta platea composta da rappresentanti istituzionali e del mondo dell'impresa, del tessile e dell'economia. Si tratta in pratica di una duplice alleanza tra Huamao e Beste, in base a cui quest'ultima diventerà socia con il 25% del capitale della nuova fabbrica nell'area di Anqing, mentre il partner asiatico, che conta quasi 4.000 dipendenti, acquisirà il 10,25% del gruppo Beste. La joint venture fa parte del pacchetto di accordi stretti con la Cina per 1,27 miliardi nell'incontro di alcuni giorni fa a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti e il presidente della Conferenza Consultiva Politica del Popolo cinese, Jia Qinglin. «Prato e Roma rappresentano le città più importanti in Italia per la nostra comunità - ha detto l'Ambasciatore - In tre anni sono venuto tre volte in visita a Prato ed ho visto notevoli passi avanti nella costruzione di una collaborazione. La nascita di questa joint venture segna un punto importante in questo senso: siamo pronti a fare la nostra parte per migliorare l'integrazione a Prato e a contribuire allo sviluppo del territorio. «Un accordo che avrà ricadute positive ed importanti per tutto il nostro distretto - ha affermato il vicesindaco Goffredo Borchi - Il ruolo dell'Amministrazione comunale è quello di creare le condizioni per costruire una vera e proficua integrazione con la comunità cinese, sia sul piano culturale che su quello economico». L'obiettivo, come ha detto la presidente del colosso Huamao Zhang Li, è produrre tessuti di alta gamma. «Vogliamo che oggi rappresenti un inizio - ha concluso Giovanni Santi - La Huamao è una delle più grandi e delle migliori aziende cinesi per la tessitura del cotone: loro si fermavano lì, mentre noi partiamo da lì. Costruiremo un reciproco scambio di conoscenze ed eccellenze che farà nascere un vantaggioso indotto per tutta l'area».
cb
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