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Comune di Prato

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11/12/2012 10
Palazzo Pretorio Cultura Beltrame: “Al centro le splendide e inedite foto dei lavori di un secolo fa, appena ritrovate”. Ingresso libero

Una mostra per i 100 anni del Civico

Il tempo e la memoria al Pretorio: la storia del museo attraverso le immagini disposte intorno all’antico meccanismo dell’orologio del palazzo

Il Tempo e la Memoria 1912-2012. I 100 anni del Museo Civico è il titolo della mostra che si inaugura al piano terra di Palazzo Pretorio mercoledì 12 dicembre alle 17,30. E’ un omaggio a un secolo di storia, costruito con fotografie d’epoca, per raccontare fatti, personaggi e curiosità, a pochi mesi dalla riapertura tanto attesa del museo. La mostra, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune nell'ambito del Festival di Natale, resterà aperta a ingresso libero fino al 20 gennaio e avrà come simbolo il meccanismo ottocentesco dell’orologio che dal Pretorio per oltre un secolo ha segnato le ore della città. Intorno immagini e testi che scandiscono la cronologia degli eventi: dai vari interventi che nel tempo hanno cambiato l’aspetto del palazzo e del museo, alle visite illustri, ai fatti di cronaca e di costume.

La prima inaugurazione del Museo nel Pretorio risale all’aprile 1912, dopo un radicale restauro del palazzo. Di quei lavori sono testimonianza le grandi e inedite fotografie esposte nella mostra, recentemente ritrovate. “Sono immagini di grande suggestione – spiega l’assessore alla cultura Anna Beltrame -: si vedono pareti, solai, volte, in corso di demolizione per ripristinare, su progetto dell’architetto Soncini, il volume dei grandi saloni che conosciamo. E’ stata un’emozione ritrovarle, nascoste da chissà quanto tempo in una stanzina del palazzo”. Nella cronologia, ricostruita dalla conservatrice del museo e curatrice della mostra Maria Pia Mannini, si intrecciano due piani: quello della vita interna del palazzo e del museo, con il cambiare e rinnovarsi degli allestimenti delle opere, le mostre, il succedersi di curatori e responsabili. E quello più generale della vita della città e del Paese, della quale il palazzo è spesso crocevia e quinta scenografica. Così si rileggono ad esempio le parole di Mussolini che nel 1926, parlando del palazzo Pretorio, esorta i pratesi a rivendicare i “magnifici monumenti del passato” e a “marciare verso l’avvenire”. E, dopo la guerra e il nazifascismo, in un'altra immagine si vede la folla festeggiare la liberazione ai piedi del palazzo con le bandiere degli alleati. Qualche anno dopo (1955) due Presidenti della Repubblica, Einaudi ancora in carica e Gronchi il successore già eletto, visitano insieme nel museo la mostra delle carte dell’archivio Datini, come si vede in una sequenza di immagini tratte da un cinegiornale Luce. La mostra si può visitare dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13.

Info www.pratofestival.it

1980/12

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