Un omaggio a Giustino Durano
All’interno del Festival di Natale, l’assessorato alla cultura del Comune dedica una serata a Giustino Durano, grande attore pratese d'adozione, nel decimo anniversario della morte. L’omaggio è in programma domani, martedì 11 dicembre, alle 21.30 alla Lazzerini (sala conferenze) in una serata presentata da Federico Berti. A parlare di lui sarà la figlia Olga, anche lei attrice: aneddoti e filmati ne metteranno in luce un raro talento, fatto di tecnica e di anima. Attore, mimo, fantasista, interprete, cantante: una colonna portante dello spettacolo italiano che ha lavorato con tutti i più grandi, spaziando magistralmente nei diversi generi, dal cinema alla tv, dal teatro alla radio. Ha iniziato la sua carriera negli anni ‘40, in compagnia di un futuro premio Nobel, Dario Fo, con il quale a fianco di Franco Parenti, si è fatto apprezzare come attore di teatro di varietà e «da camera», ottenendo un lusinghiero successo, soprattutto da parte di un pubblico colto e di gusto raffinato. Dotato di una mimica e di una duttilità vocale non comuni, dal 1960 si dedicò al teatro di prosa, seguendo Giorgio Strehler nel gruppo Teatro e Azione proprio a Prato e affrontando nel tempo ruoli importanti in allestimenti di Shakespeare, Pirandello, Goldoni e Molière. Dagli anni '70 ha scelto di vivere a Prato, lontano dal frastuono della capitale, trovando qui affetti e un costante rapporto con il Metastasio. Durano ha quindi vissuto una seconda giovinezza artistica grazie ad un altro pratese, il premio Oscar Roberto Benigni, che lo ha diretto ne La vita è bella. A dieci anni dalla sua scomparsa, la sua Prato, quella città che amava e in cui aveva scelto di vivere, finalmente gli rende omaggio. La serata è a ingresso libero.
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