Sequestrato capannone utilizzato come affittacamere
Nella mattinata di ieri la Polizia stradale e la Polizia municipale hanno effettuato un’operazione congiunta di controllo di cittadini cinesi nella zona di via Valentini.
Gli operatori sono entrati in azione all’alba, perquisendo un capannone dove lavorava un cinese di 42 anni ricercato per la notifica di alcuni provvedimenti giudiziari.
Poco dopo essere riusciti ad accedere all’interno, però, i componenti della Squadra di PG della Polstrada si sono accorti che l’immobile, suddiviso in tre locali, progettato e registrato al catasto come magazzino, era stato completamente trasformato in una sorta di affittacamere per operai che si alternavano al lavoro alle macchine.
In tutto, al momento dell’irruzione, sono stati identificati 8 cittadini, tutti in regola con le norme del soggiorno e tutti stavano dormendo in loculi angusti, maleodoranti e freddi. All’esterno del capannone, un bagno e una cucina, recintati da una parete e protetti da una videocamera di sorveglianza. Dopo essere riusciti a farsi aprire con uno stratagemma, i poliziotti hanno chiamato in loro aiuto due volanti della Questura e l’Unità Operativa Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano della Polizia Municipale di Prato, per sviluppare gli accertamenti specialistici.
Gli agenti della Polizia municipale hanno accertato violazioni di natura urbanistico edilizia e sequestrato 24 macchinari privi del titolo autorizzativo all’utilizzo. È stata verificata inoltre la presenza di una bombola di gpl, affidata ad una ditta specializzata per la messa in sicurezza.
L’intero immobile è stato sequestrato ed il titolare dell’impresa è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. All'uomo sono state inoltre contestate violazioni al Nuovo regolamento di Polizia Urbana, con sanzioni per oltre tremila euro.
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