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Comune di Prato

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14/12/2012 17:03
Milone Sicurezza La dichiarazione dell'assessore alla Sicurezza e Polizia municipale Aldo MIlone

"Condivido in pieno il pensiero del Vescovo sulla cittā metropolitana"

Milone: "In poco meno di un mese di permanenza in cittā, č riuscito a comprendere le nostre problematiche e gli incalcolabili danni che questo decreto, che prevedeva l'annessione di Prato nella cittā metropolitana, avrebbe provocato alla nostra cittā"

In seguito all'intervento del Vescovo Mons. Franco Agostinelli sulla città metropolitana l'assessore alla Sicurezza e alla Polizia municipale Aldo Milone dichiara quanto segue:

"L'intervento del  Vescovo di Prato, Mons. Franco Agostinelli, sulla mancata approvazione del decreto sul riordino delle province e sulla città metropolitana di Firenze, trova la mia più ampia e totale condivisione e il mio più sincero plauso. Il nostro Vescovo, in poco meno di un mese di permanenza in città, è riuscito a comprendere le nostre problematiche e gli incalcolabili danni che questo decreto, che prevedeva l'annessione di Prato nella città metropolitana, avrebbe provocato alla nostra città. La cosa che più mi stupisce è  l'esposizione dettagliata ed esaustiva delle problematiche della nostra città da parte del nostro Vescovo, che, ripeto, è da poco tempo qua. Persino meglio di altri ,che vivono la città da anni.

Il nostro Vescovo, tra l'altro, in maniera precisa ha sottolineato soprattutto il declassamento degli Uffici territoriale dello Stato (Prefettura,Questura,CC. e G.d.F) con conseguenze disastrose sul piano della sicurezza. Temi già evidenziati a più riprese anche da me. Per fare un esempio con il declassamento della Questura non ci sarebbe stato più la divisione della Squadra Mobile in quanto sarebbe diventata una semplice sezione con un organico ancora più ridotto. Una cosa però il Vescovo Agostinelli ha evidenziato per quanto riguarda il tema della sicurezza, un aspetto che definirei importantissimo. Questo ridimensionamento degli Organi di Polizia avrebbe colpito soprattutto le fasce deboli che avrebbero pagato e pagano il prezzo di questi inconcepibili tagli sulla sicurezza che non dovrebbero assolutamente rappresentare un costo in un bilancio dello Stato".

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