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Comune di Prato

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21/12/2012 11:54
Comune di Prato Bilancio Unico caso in Toscana e tra i pochissimi in Italia

Nessun aumento per il saldo dell'Imu nel Comune di Prato

Non condividendo l'imposta e in considerazione del momento critico per la cittą la scelta di applicare le aliquote base imposte dalla legge: 4 per mille per l'abitazione principale e 7,6 per tutti gli altri immobili

Per molte famiglie il pagamento del saldo dell’Imu imposto dallo Stato ha rappresentato una voce che ha inciso pesantemente sul bilancio di Natale: in considerazione di questo e della crisi economica che attanaglia la città, il Comune di Prato è stato tra i pochissimi in Italia e l’unico in Toscana insieme a Pisa a non aumentare le aliquote di base stabilite dalla legge (art. 13 legge 214 del 2011): 4 per mille per le prime case, con detrazione di 200 euro e di 50 euro per ogni figlio, 7,6 per mille per tutti gli  altri immobili, compresi fondi commerciali, industriali e produttivi e terreni agricoli, e 2 per mille per fabbricati rurali strumentali all’attività. Se guardiamo le vicine di casa Firenze e Pistoia troviamo una situazione ben diversa: nella città gigliata l’aliquota per l’abitazione principale è al 4 per mille (detrazione 200 euro), ma per gli altri fabbricati, i terreni agricoli e gli immobili a disposizione si sale al 10,6;  per le abitazioni in categoria catastale C1 e C3 10,4 per mille e per quelle oggetto di sfratto esecutivo 9,9 per mille. A Pistoia l’aliquota dell’abitazione principale è al 4 per mille (detrazione 200 euro), mentre per gli altri immobili, le aree fabbricabili e i terreni agricoli 9 per mille;  fabbricati rurali ad uso strumentale 2 per mille, immobili a disposizione 10,6 per mille, immobili locati in regime agevolato 8,6 per mille e abitazione principale delle categorie catastali A1, A7, A8, A9 6 per mille (detraz. 200 euro).

Fin dall’introduzione dell’Imposta Municipale Unica, il sindaco Roberto Cenni e l’assessore al Bilancio Adriano Ballerini hanno chiarito di non condividere l’imposizione, ma non potendo sottrarsi ad un obbligo di legge, la politica adottata è stata appunto quella di applicare le tariffe base, con la più ampia semplificazione anche nell’articolazione delle diverse tipologie di fabbricato, come si evince anche dal regolamento Imu approvato ad ottobre dal Consiglio comunale. Questo ha significato nessun aumento a carico della seconda rata dell’Imu, scaduta il 17 dicembre, e inoltre, come prevede il regolamento, sono state introdotte delle novità a favore dei cittadini: innanzitutto l’agevolazione per gli anziani che vivono nelle residenze sanitarie assistite e che risultano proprietari di un immobile. Su queste abitazioni si pagherà l’aliquota del 4 per mille e non quella del 7,6 per mille, come invece dice la legge nazionale. Pagheranno inoltre il 4 per mille anche coloro che sono residenti all’estero e possiedono un’unica abitazione a Prato.

cb

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