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Comune di Prato

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09/01/2013 12:30
Lana Consiglio Comunale La dichiarazione del vicepresidente della commissione II e consigliere del gruppo Pdl, Vittorio Lana

"Graduatoria gradimento sindaci e cortine fumogene pidiessine sul bilancio comunale"

Lana: "Il quotidiano economico con conosce la diffusa percezione dei pratesi di aver trovato nel sindaco Cenni il risanatore del bilancio comunale ereditato dalle giunte di centrosinistra"

A seguito della classifica sul gradimento dei sindaci pubblicata dal Sole24Ore, il vicepresidente della commissione II e consigliere del gruppo Pdl, Vittorio Lana, afferma quanto segue:

"Le polemiche innescate dalla perdita di un punto percentuale del sindaco Roberto Cenni nella graduatoria di gradimento pubblicata dal Sole24Ore inducono a qualche riflessione, perché la realtà è un tantino diversa ed i parametri assunti dal quotidiano forse necessitano di qualche correttivo.

Il blasonato foglio di informazione economico-finanziaria di Confindustria sembra non conoscere la diffusa percezione dei cittadini pratesi di avere trovato nel sindaco Cenni e nella sua giunta i risanatori del bilancio comunale, ereditato dalle precedenti giunte di centrosinistra con tanta spazzatura sotto i tappeti.

Lo screening dei conti operato dall’attuale giunta e dal pragmatico assessore Ballerini ha evidenziato, sin dal primo esercizio della nuova amministrazione, tutte le crepe e le voragini nascoste tra le pieghe dei conti e con un primo radicale intervento si dovette eliminare un enorme fardello di residui attivi per 28 milioni di euro, senza adeguato fondo svalutazione crediti inesigibili, progressivamente accumulato dalle precedenti giunte con anomale previsioni di spesa corrente. Tali pratiche, secondo molti analisti costituiscono motivo di inquinamento di un gran numero di bilanci pubblici ed in coincidenza della attuale crisi e dei provvedimenti di spending review stanno mettendo in seria difficoltà tanti Enti locali obbligati al rispetto dei parametri fissati dal patto di stabilità.

Non a caso varie Sezioni Regionali della Corte dei Conti hanno già sanzionato episodi di mala gestio correlate a consistenti crediti inesigibili configuranti, secondo i giudici contabili, ipotesi di falso in bilancio (vedi casi comune Napoli e Bologna).

Il Sole24Ore per questo ed altri noti motivi, quali il mantenimento a Prato delle aliquote IMU minime al 4 e 7,6 per mille e l'istituendo fondo per categorie svantaggiate; gli interventi di spending review su forniture, adottati ben prima del Decreto SalvaItalia; l’annullamento in autotutela e la denunzia all’AG di contratti Swap capestro assurti alle cronache nazionali; avrebbe dovuto rilevare che il comune di Prato è nella elite dei pochissimi Enti locali con bilanci risanati e che i cittadini sanno benissimo che questo sindaco, aldilà delle vicende personali, stà tenendo fede al mandato elettorale affidatogli.

E’ singolare che il Sole24Ore, ora in area Montiana, non abbia considerato questo non trascurabile elemento nei parametri della graduatoria di gradimento dei Sindaci e ci si pone la domanda di quanti di essi, che pur precedono quello di Prato, possano avere bilanci da inviare alla svelta alla Corte dei Conti.

Stando alla nostra realtà, tutte le operazioni di risanamento del bilancio sono state ferocemente avversate dal Pd, prima nelle commissioni poi in consiglio comunale. Sulla vicenda dei crediti inesigibili, l’opposizione sostenne la proposta alternativa di fare cassa con una cartolarizzazione, ma la conferma che trattavasi di attività farlocche, arriva ora dai risultati dell’attività di riscossione coattiva. Infatti su una prima tranche di crediti eliminati di 15 milioni, affidati alle società di riscossione Equitalia e So.ri che non hanno fama di indulgenze, sono stati recuperati sino al 2012 appena 1,6 milioni.

E’ pur vero che in materia di cartolarizzazioni, le precedenti giunte di centrosinistra si sono dimostrate oltremodo attive. Basti pensare a quella riguardante gli importanti asset delle reti acqua e gas, prima conferiti in Consiag contro quote di partecipazione cui ha fatto seguito, nel 2003, la cessione pro-soluto alla medesima partecipata del canone ventennale dovuto da Publiacqua, per l’importo di € 72.132.789 attualizzato in 52.698.289 riscosse 26.078.860,15.

L’importo residuo di € 26.078.860 risulta invece compensato con varie partite tra cui € 11.939.085 per aumento capitale sociale di Publiacqua spa pagato dal Comune, ma graziosamente intestato a Consiag  spa, la quale riscuote puntualmente dividendi da Publiacqua che distribuisce poi, ad libitum, al Comune di Prato maggiore azionista. Alla data del 31.12.2011, a credito del Comune residuava ancora l’importo di € 4.250.057 trattenuto dalla partecipata per compensazione di partite arretrate per forniture di servizi (debiti fuori bilancio) tutte ancora da verificare, con una governance societaria che si contrappone sistematicamente alla giunta Cenni, di segno politico avverso.

Con questa sola operazione la giunta Mattei nel 2002/2003 ha consumato una tantum risorse future di bilancio per circa 70 milioni di euro, in pratica 3,6 milioni di investimenti negati per ognuno degli esercizi successivi sino al 2021.

Quanto ai sei Swap per un nozionale di € 67,524 milioni di euro stipulati dal 2003 al 2006 dalle precedenti giunte Pidiessine, con Dexia Crediop ( arranger, advisor e banca), al fine di ristrutturare il debito di 177 milioni di euro. Il Comune incassò subito 165, poi 294mila al rinnovo, per un totale 459 mila euro di upfront (premi iniziali di liquidità). L’operazione apparve agli sprovveduti una vera cuccagna, ma nessuno si preoccupò dei costi occulti, confluiti nel 6° Swap del 2006, che finirono per incorporare un valore negativo di oltre un milione di euro, mentre il differenziale negativo già contabilizzato è già salito purtroppo ad oltre € 5,5 milioni.

Le indagini penali sul caso si sono concluse ipotizzando il reato di truffa aggravata ai danni del Comune, oltre incompetenza e mancanza di esperienza negoziale dell’organo deliberante e del dirigente delegato. Sono attese le decisioni del GUP sulla richiesta di rinvio a giudizio dell'istituto di credito e dei funzionari che hanno tenuto i rapporti con il Comune.

Nel frattempo, il Comune è stato chiamato da Dexia a difendersi anche innanzi alla Commercial Court di Londra, in forza di una clausola compromissoria sottoscritta alla stipula del contratto, del tutto inusuale per un Ente Pubblico, che riconosce la competenza di quel Foro, per un arbitrato dall’esito incerto con spese legali di 450.000 mila euro già a bilancio ed una previsione di 5 - 6 milioni in caso di soccombenza.

Intanto l’emorragia finanziaria, ogni anno, costa alle casse comunali circa € 1,7 milioni accantonati, quindi sottratti agli interventi di spesa corrente e welfare ed una previsione di uscita mark to market dal contratto con un costo di circa 12 milioni.

Eppure, l’indebitamento complessivo del Comune, al 31.12.2012, con l’attuale Giunta si è ridotto a 113 milioni di euro, in tendenziale progressiva diminuzione senza intaccare minimamente la spesa sociale.

Questa è la cruda realtà ed i bubboni sui quali Bugetti e Carlesi dovrebbero riflettere, anziché stendere le insistenti cortine fumogene mediatiche di questi giorni delle quali se ne comprende benissimo la ragione.

Un altro autentico primato nazionale del sindaco Cenni è quello registrato nel contrasto del lavoro nero, sfruttamento della mano d’opera clandestina e dell’economia sommersa. Prato è uno dei pochissimi comuni che partecipa, sin dal 2009, all’attività di accertamento nei confronti delle persone fisiche, con un apposito staff interno di 5 Uffici, un programma organico di interventi senza costi aggiuntivi. A tutto il 2012 sono state inviate tramite il web, all’Agenzia Entrate (GdF ed INPS), 705 segnalazioni qualificate ai sensi art. 1 d.l. 203/2005 convertito, con modificazioni con legge n. 248/2005, che hanno portato alla notifica di 130 avvisi di accertamento ed altri ne seguiranno sistematicamente a cura dell’Ufficio competente.

Sono di questi giorni le incisive azioni della Polizia Municipale (il cui Comandante nel 2012 è stato incaricato di coordinare le attività di segnalazioni fiscali) che hanno portato a centinaia di sequestri di locali, attrezzature, auto di lusso ed ora alla identificazione di effettivi utilizzatori di tali mezzi, acquistati in leasing con contratti falsi, per schermare soggetti economici dell’economia sommersa del distretto.

Prima del sindaco Cenni, in Toscana ed oltre, si è registrato il vuoto assoluto su questo delicato fronte della giustizia sociale all’interno delle esplosive, nuove realtà multietniche interurbane, sorte per l’inerzia di amministrazioni locali ideologizzate ed è proprio per questo che l’elettorato Pratese decise di voltare pagina e chiudere con i governi della sinistra.

Staremo a vedere se sarà così facile per il Pd invertire il giudizio dei contribuenti e risorgere dalle proprie ceneri come l’ araba fenice.

Quanto alle graduatorie di gradimento dei sindaci, forse i tecnici del Sole24Ore e  troppi improvvisati politici faticano un po’ a districarsi nella complicata realtà della new economy nostrane diverse dalle Silicon Valley dei manuali e lectio magistralis Bocconiane, ma con un po’ di buona volontà si può sempre migliorare".

33/13

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