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Comune di Prato

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16/01/2013 10:28
Palazzo Pretorio Cultura Foto e cimeli per ricordare la storia del Museo, in vista della tanto attesa riapertura

Ultimi giorni per il Tempo e la memoria

La mostra sui 100 anni del Civico al piano terra di Palazzo Pretorio: visite nel week end e apertura straordinaria marted́ 22 gennaio

Il “cortile dei detenuti”.  Non molti sanno che così era conosciuto, nei primi decenni del ‘900, la corte che si trova fra il Palazzo Pretorio e gli edifici addossati alla costruzione principale. Il nome si spiega sapendo che in questi stessi edifici si trovavano le carceri quando il palazzo era anche sede della pretura e del tribunale. Nella mostra “ Il Tempo e La Memoria – I Cento Anni del Museo Civico 1912-2012 ”  organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune al piano terra del Palazzo Pretorio che si conclude martedì 22 con una apertura straordinaria dalle 17 alle 20, si vede una immagine della corte del 1934, quando vi fu allestita un'esposizione in concomitanza dell'inaugurazione della ferrovia direttissima Firenze-Bologna. Ma sono tante altre le immagini che vale la pena guardare, a partire dalle foto di grande formato, scattate in occasione dei lavori negli anni dieci del ‘900, e recentemente recuperate in un archivio del museo: permettono di farsi un’idea di come fosse il  palazzo in quegli anni, con stanze e solai che vengono demoliti per realizzare i grandi saloni dell’edificio attuale. Con immagini ed evocativi cimeli è ripercorso un secolo di vicende che hanno riguardato il Palazzo Pretorio e, al suo interno, la più preziosa raccolta di opere d’arte della città. Si incontrano personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia non soltanto della città , e che oramai non sono in molti a conoscere o ricordare. "Al centro della sala - ricorda l'assessore alla cultura Anna Beltrame - il meccanismo di ghisa ed ottone dell’ottocentesco orologio, che per un secolo ha mosso le lancette del quadrante visibile da piazza del Comune, ci ricorda il passaggio del tempo e l'esigenza di rinnovarsi conservando la memoria delle proprie radici. Una delle tante sfide legate all'ormai prossima riapertura del museo".

La mostra, inaugurata un mese fa, ha già avuto un buon riscontro di visitatori. Resterà aperta ancora per pochi giorni: giovedì e venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.  Martedì 22 apertura straordinaria dalle 17 alle 20. Ingresso libero.

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