Musei di rilevanza regionale, l'importanza del sostegno del Comune
Il riconoscimento di "Museo di rilevanza regionale" ottenuto a Prato dal Centro per lArte Contemporanea Luigi Pecci, dal Museo del Tessuto, dalla Fondazione Museo della Deportazione e dal Museo di Scienze Planetarie, rappresenta certamente un risultato importante. Così come è importante farlo sapere ai cittadini.
Sono tuttavia necessarie alcune riflessioni. Questi musei - e certamente i più noti e prestigiosi - sono sostenuti in massima parte dal Comune di Prato, che ad esempio per il funzionamento ordinario del Centro Pecci ha stanziato lo scorso anno circa 1,2 milioni di euro, contro gli zero euro della Provincia. Va meglio per il Museo del Tessuto, dove il Comune ha stanziato solo il doppio della Provincia: 160mila contro 75mila, senza contare i circa 30mila euro investiti dal Comune per la mostra "Vintage. L'irresistibile fascino del vissuto". Quanto al Museo della Deportazione fino al 2010 il Comune ha investito 122mila euro l'anno e la Provincia zero. Dal 2010 il Comune ha stanziato 102mila euro e la Provincia 20mila.
Tuttavia il vero problema è cosa la Provincia intenda fare per il 2013, visto l'annuncio fatto in più sedi di pesanti tagli in arrivo. La situazione finanziaria degli enti locali è molto pesante, ma lo è per tutti. E sono questi gli aspetti fondamentali che sarebbe importante venissero resi pubblici prima ancora di fare feste che celebrano un riconoscimento regionale il quale, in presenza di tagli sostanziali ai finanziamenti per la cultura da parte della Provincia stessa, rischia di essere vano.
Resta il fatto che il Comune di Prato, impegnato in concreto a sostenere economicamente e non solo queste importanti istituzioni culturali, non è stato coinvolto dalla Provincia in questa sua esteriore iniziativa.
mc
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