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Comune di Prato

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06/02/2013 13:38
Cultura Nel 1920 Lipchitz scrisse: “Certo, l’arte africana ci fu di grande esempio”

…E le chiamano primitive

Da sabato nello spazio Valentini in mostra l’arte africana: un preludio alla mostra su Lipchitz di prossima apertura

Si inaugura sabato 9 febbraio alle 17.30 nello spazio espositivo Valentini di via Ricasoli una mostra sull’arte africana realizzata dall’associazione ArtinPo in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune.

Nella mostra dal titolo   ….E le chiamano primitive,  sono esposte sculture e maschere di riti e tradizioni di varie etnie dell’Africa subsahariana, provenienti da alcune collezioni pratesi.

Una piccola mostra che non vuole essere esaustiva della complessità dell’arte africana, ma che indubbiamente permette di capire come l’arte tribale sia un veicolo della comunicazione non verbale. Da sottolineare come l’arte africana  - un’arte concettuale, fondata non sulla ricerca di modelli naturali ma piuttosto sull’oggettivazione di modelli intellettuali e simbolici – ha avuto un notevole influsso sulle avanguardie del primo ‘900.  Questa influenza è particolarmente evidente nel campo delle arti plastiche, non soltanto nella scultura di Lipchitz e di altri maestri, ma anche nella pittura, dove Picasso, Matisse, Modigliani e Soutine, adottarono i motivi dell’arte africana con personali modificazioni creative. A conferma di tutto ciò, ecco cosa afferma Jacques Lipchitz nel 1920 nel libro  Opinions sur l’art nègre: “Certo, l’arte africana ci fu di grande esempio. La sua vera  comprensione delle proporzioni, il suo senso del disegno, la sua percezione acuta della realtà ci ha fatto intravedere, osare perfino, molte cose”.  La mostra, curata da Angelo Petrai e allestita nella saletta Valentini vuole quindi essere anche una tappa di avvicinamento all’arte di Lipchitz ed alla grande esposizione L’arte di gesso. La Donazione di Jacques Lipchitz a Prato che sarà inaugurata il prossimo 22 marzo a Palazzo Pretorio e che raccoglie il ricco patrimonio di opere del grande artista donato dalla Fondazione statunitense al Comune di Prato.

La mostra resterà aperta a ingresso libero fino al 24 febbraio con i seguenti orari: mer/gio/ven 16-19 e dom. 10-13, 16-19.

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