In piazza Cardinale Niccolò il primo monumento che la città dedica ai caduti e agli invalidi del lavoro
Sarà inaugurato domenica 10 febbraio alle 12 in piazza Cardinale Niccolò davanti all'Anagrafe centrale del Comune il bassorilievo dedicato ai caduti e agli invalidi del lavoro: si tratta del primo monumento che la città dedica ai tantissimi che hanno perso la vita o la propria integrità fisica per il lavoro, un valore che da sempre è nel Dna di Prato. Il risultato è frutto del percorso congiunto fatto dal Comune e dalla Provincia di Prato, che insieme hanno finanziato l'opera, e dall'Anmil, l'associazione nazionale Mutilati ed invalidi del lavoro.
Alla cerimonia saranno presenti i Gonfaloni di Comune e Provincia, l'assessore alla Cultura del Comune, la vicepresidente della Provincia ed assessore al Lavoro e il presidente dell'Anmil Pietro Maddaluno. L'opera è di Antonella Nannicini del Laboratorio di affresco e restauro Tintori di Vainella. Si conclude così un percorso avviato già da alcuni anni da una proposta del Comune di Prato che non si era poi concretizzata: l'assessorato alla Cultura, la Provincia e la Commissione consiliare 5 del Comune Politiche Sociali hanno lavorato congiuntamente per realizzare il monumento e per trovare la collocazione idonea, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici.
L'opera è realizzata in gres (ne sono stati modellati 300 Kg in circa 220 ore di lavoro) con dimensioni di 1.40X1.80. E' stato biscottato a 980°, poi smaltato e cotto a 1200° per un totale di 70 ore di forno. La composizione vuole rappresentare in modo diretto il dolore del distacco o di una vita “limitata” a causa di infortuni sul lavoro. Le figure dei lavoratori sono rappresentate in caduta o in difficoltà su dei piani simili a lame che sovrapponendosi indicano il passaggio del tempo, il ripetersi degli eventi dolorosi nella quotidianità umana. Una pietà moderna insomma, dove il dolore condiviso aiuta ad affrontare il dramma e a scongiurarne altri, con l’auspicio di un'umanità più attenta, solidale e giusta.
Molto soddisfatta dall'Anmil, che da tempo chiedeva che in città ci fosse un omaggio tangibile alle vittime delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro. «Finalmente verrà inaugurato il monumento in onore dei caduti sul lavoro, caldeggiato con perseveranza dalla nostra associazione - dice emozionato il presidente Maddaluno - Era inammissibile che proprio la città di Prato, motore della Toscana, popolata per lo più da coloro che, per il lavoro e con il lavoro, hanno sacrificato la loro vita, perseguendo quotidianamente ideali di progresso e prosperità, non avesse nessun simbolo che ricordasse questi umili eroi. Ringraziamo quindi il Comune, la Provincia e tutti coloro che si sono resi disponibili ad accettare le nostre richieste ed hanno contribuito a questa realizzazione».
Sia in Italia che a Prato il 2012 ha evidenziato una diminuzione degli infortuni mortali, ma le morti bianche continuano a rappresentare una grave emergenza per il nostro Paese: l'anno scorso nella nostra provincia è stato registrato un incidente mortale (4 nel 2011), ma gli infortuni sono stati circa 3.000.
cb
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