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Comune di Prato

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13/03/2013 15:12
Pieri Scuola Le precisazioni dell'assessore in merito all'esternalizzazione dei contratti degli ausiliari a causa dei tagli imposti dalla spending review

L'assessore Pieri: «Il nostro obiettivo č mantenere i servizi alla scuola»

L'Amministrazione comunale č obbligata a riportare la spesa sotto il tetto massimo di 1.900.000 euro

In riferimento alle misure di contenimento della spesa di personale a tempo determinato delle scuole d'infanzia e dei nidi comunali entro i tetti di spesa dell'anno 2009, l'Amministrazione comunale conferma la necessità di riportare la spesa del corrente anno nei limiti di 1.900.000 euro, ma con la volontà di mantenere i servizi. E' quanto precisa l'assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri sulla necessità di esternalizzare i contratti a termine nelle scuole a fronte dei tagli imposti dalla spending review: «Le misure annunciate alle parti sindacali sono il correttivo indispensabile per rientrare nel patto di stabilità interno previsto dalla normativa nazionale, la cui violazione comporterebbe forti penalizzazioni per il nostro Comune, sia in termini di sanzioni e limitazioni alla capacità di spesa che di responsabilità sia penali che disciplinari - spiega l'assessore -  La situazione richiede purtroppo un intervento drastico ed immediato, in quanto l'obbligo di rispettare i tetti di spesa del personale si riferisce al corrente anno e, in particolare, agli ultimi quattro mesi. Infatti, già dall'inizio dell'anno sono stati affidati incarichi e supplenze a tempo determinato per garantire il corretto svolgimento dell'anno scolastico. Chiaramente, le suddette misure andranno ad impattare sull'anno prossimo in proporzione maggiore, portando la spesa del personale al di sotto del limite del 2009. Qualora non intervengano delle ulteriori disposizioni di legge a livello nazionale, sarebbe possibile rivedere alcuni dei provvedimenti adottati per riportare la spesa di personale a termine a livelli più elevati. Mi preme rimarcare che non vi è alcuna volontà politica dietro alle scelte cui l'Amministrazione è stata obbligata, se non quella di mantenere l'impianto dei servizi, salvaguardando al massimo la possibilità di operare alcuni correttivi».

cb

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