Dal Consiglio comunale aperto di Prato un no deciso e unanime alla pista parallela
E' un no deciso, unanime e trasversale quello che il Consiglio comunale aperto di oggi pomeriggio ha pronunciato contro la pista parallela dell'aeroporto Vespucci. Un no rafforzato dai sindaci e dalle istituzioni della piana invitati dal sindaco di Prato Roberto Cenni: hanno partecipato il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, il sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini, il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, l'assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze Renzo Crescioli e rappresentanti dei Comuni di Signa e Campi Bisenzio. Tanti i cittadini che gremivano il Salone consiliare: tra loro anche molti rappresentanti del comitato No aeroporto per la tutela e la salvaguardia della piana metropolitana. La questione infatti tocca da vicino la vita quotidiana di tanti abitanti pratesi e della provincia: in fase di atterraggio i sorvoli a più bassa quota con una rumorosità di 65-70 decibel riguarderebbero le frazioni di Vergaio, Tobbiana, S.Giusto, Grignano, Le Badie e San Giorgio a Colonica per un bacino di circa 25mila persone, che arriva ad oltre 40mila se si considerano Poggio a Caiano e Carmignano in fase di decollo e a 350 mila se si considerano tutti i Comuni della piana. Di fronte alla brusca accelerata decisa dalla giunta regionale con l'approvazione della variante al Pit, la richiesta unanime è che "la Regione Toscana cancelli questa nefandezza dagli strumenti pianificatori", in quanto si tratta di una decisione "sbagliata nel metodo e nella progettazione, che non ha mai coinvolto le istituzioni del territorio". «Le risposte della Regione sono assolutamente insufficienti o mancanti sia sul reale sviluppo economico che l'ampliamento dell'aeroporto fiorentino porterebbe, sia sull'impatto sanitario - ha affermato il sindaco Roberto Cenni - Noi non ci staimo a passare per quelli che non vogliono la ripresa economica della Toscana, perchè è indispensabile in questo momento agire per uno sviluppo compatibile con l'ambiente e con la vita dei cittadini, senza più fare violenza ai territori in nome di un non meglio precisato sviluppo. Questo è il compito delle istituzioni. Inoltre questa manovra farà svanire la prospettiva di avere in Toscana un aeroporto di valenza intercontinentale, quale potrebbe essere Pisa, che non ha la densità abitativa di questa area e che non presenta problemi di carattere ambientale. Che senso ha avere un altro aeroporto intermedio oltre Bologna e Pisa?».
In tutti gli interventi che si sono susseguiti (del presidente della Provincia Gestri, dell'assessore Crescioli, del sindaco Gianassi, del sindaco Martini e dei capigruppo consiliari Roberto Baldi del Pdl, Massimo Carlesi del Pd, Emilio Paradiso della Lega, Aurelio Donzella dell'Idv, Antonio Longo dell'Udc, Riccardo Bini di Fli, Gianluca Banchelli del Gruppo Indipendenti per Prato e la presidente della Circoscrizione sud Luisa Peris) è stato affermato che l'opera non serve all'economia toscana, che il no delle istituzioni locali è senza se e senza ma e che è «un'ipocrisia dire che il Parco della piana possa convivere con la pista parallela: l'ampliamento dell'aeroporto di Firenze di fatto annulla il Parco della piana».
cb
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