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Comune di Prato

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19/03/2013 12:39
Pieri Scuola Questa mattina all'Istituto comprensivo Don Milani. Organizzato dall'associazione Rondine

L'assessore Pieri al laboratorio "Capire i conflitti e praticare la pace"

Pieri: "Attraverso la comprensione e la conoscenza dei grandi conflitti si può imparare molto e riportarlo nella nostra quotidianità, riuscendo ad essere più sensibili e pronti al dialogo"

Questa mattina l'assessore Rita Pieri ha presenziato al laboratorio "Capire i conflitti e praticare la pace" che si è tenuto all'Istituto Comprensivo Don Milani, scuola secondaria di 1° grado Sem Benelli. Insieme all'assessore erano presenti la dirigente dell'Istituto Maria Grazia Ciambellotti e la professoressa Maria Luisa Cheli, coordinatrice del progetto.

Il laboratorio è tenuto dall'associazione Rondine, così denominata dal nome del borgo medievale in provincia di Arezzo, dove si trova uno studentato Internazionale che accoglie giovani provenienti da terre di conflitto. I giovani, mentre fanno esperienza di una stretta convivenza pacifica, frequentano master universitari e alcuni sono avviati alla carriera diplomatica. Sono di nazionalità israeliana, palestinese, indiana, pakistana etc. I ragazzi delle terze classi dell'Istituto stanno condividendo con loro un percorso formativo in vista di una visita ai luoghi della prima guerra mondiale. 

"Davvero un'esperienza bella e interessante - ha affermato l'assessore Rita Pieri -. Ho ringraziato il presidente dell'associazione Rondine e i membri del Rotary che con passione e entusiasmo stanno vicini ai più giovani. Attraverso la comprensione e la conoscenza dei grandi conflitti come quelli che hanno vissuto i ragazzi ospiti  dello studentato internazionale si può imparare molto e e riportarlo nella nostra quotidianità, riuscendo ad essere più sensibili e pronti al dialogo sia con i compagni che con gli insegnanti. Sono certa - ha concluso l'assessore - che il viaggio che faranno nelle terre in cui si è svolta la prima guerra mondiale, in Trentino, dove è stato costruito un museo, sarà importante per capire che è quello l'obiettivo finale anche dei conflitti che stanno vivendo adesso molte terre, sconfiggerli e farli esistere solo nei musei, perché nessuno li dimentichi".

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