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Comune di Prato

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25/03/2013 14:13
Polizia Municipale Polizia municipale Resistenza, lesioni e danneggiamenti ma la pena è stata sospesa per concessione della condizionale

34enne marocchino senza fissa dimora condannato per direttissima a 10 mesi ma subito liberato

L'assessore Aldo Milone: "Così come siamo stati tanto solerti a rimandare in India i due marò il nuovo governo si impegni a rimandare nei vari Stati i tanti clandestini o regolari che delinquono nelle nostre città"

Dopo una notte brava un 34enne marocchino senza fissa dimora è stato condannato per direttissima stamani dal Tribunale di Prato, per lesioni ad un agente di Polizia municipale e danneggiamenti vari, a 10 mesi di reclusione con la condizionale ed è stato quindi rilasciato. Questa in estrema sintesi la nottata agitata passata da alcuni agenti di Polizia municipale, che ieri sera intorno alle 23,30 sono intervenuti con due pattuglie al “Caffè 21” per la presenza di una persona in evidente stato di ubriachezza che molestava i presenti.

"Con sommo rammarico - ha commentato l'assessore Aldo Milone - devo rilevare che in Italia ormai la certezza della pena è diventata una chimera. Perché quando una persona, extracomunitario o no, si può permettere di aggredire e provocare delle lesioni ad un agente di Polizia che interviene per garantire la sicurezza dei cittadini e inoltre devastare una camera di sicurezza, ottenendo la sospensione della pena, allora vuol dire che le nostre leggi non sono più a tutela dei cittadini onesti. Mi auguro tuttavia che come siamo stati così solerti e rispettosi degli accordi, facendo rientrare in India i due marò, il nuovo Governo si attivi con gli altri Stati per restituire loro i tanti clandestini o anche regolari che delinquono nelle nostre città".

Nella fattispecie la prima pattuglia intervenuta al “Caffè 21” ha individuato l'uomo fuori dal locale, identificandolo poi come B.R., cittadino marocchino di anni 34 senza fissa dimora, al quale sono state inizialmente chieste le generalità o di fornire un documento di identità. Al diniego gli è stato chiesto di salire su una delle auto di servizio per essere portato al Comando per l'identificazione. A questo punto il marocchino ha posto resistenza e nell’agitazione ha colpito al volto, con la mano aperta, uno degli agenti intervenuti, provocandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni. Il marocchino con qualche difficoltà è stato accompagnato al Comando in stato di arresto, dove ha proseguito con le violenze prendendo a testate le pareti della stanza di sicurezza, danneggiandola e provocandosi leggere contusioni al naso. E' così intervenuto il personale sanitario del 118 che ha provveduto ad accompagnarlo al Pronto Soccorso dove gli sono state prestate le cure sia per le lesioni al naso sia per lo stato di agitazione. Ha infine proseguito nella sua opera  danneggiando internamente uno sportello dell’auto di servizio che lo riportava al Comando e poi prendendo a calci le pareti della stanza di sicurezza, sfondandola in più punti. Dell’arresto è stato informato subito il magistrato di turno. Questa mattina al Tribunale di Prato è stato celebrato il processo per direttissima. Il giudice, su richiesta del pubblico ministero, ha convalidato l’arresto e su accordo delle parti applicata all'uomo la pena di mesi 10 di reclusione con concessione della sospensione condizionale e disponendone contestualmente la liberazione.

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