"Baciacavallo, rilevamenti di diossina cento volte inferiori rispetto ai limiti di legge"
"I dati forniti da Arpat e ricavati dai dovuti rilevamenti nel quinquennio 2007-2012 segnalano un livello medio della presenza di microinquinanti, come la diossina, di oltre cento volte inferiori rispetto ai limiti di legge". E' questo il dato principale presentato questa mattina dal sindaco Roberto Cenni, che incontrato la stampa in merito all'allarme lanciato dai due comitati Medicina Democratica e Vas Onlus, insieme al vicesindaco e assessore all'Ambiente Goffredo Borchi, al il dott. Luigi Ricci, direttore Unità operativa igiene e sanità pubblica Asl 4 e al dott. Luciano Giovannelli, responsabile Arpat Prato.
"Sono pertanto rassicuranti - afferma il sindaco Cenni - le notizie a seguito dei controlli metodici e continuativi in corso da anni, sia da Gida che ne svolge di per sé, sia da Arpat come ente controllore. L'obiettivo è comunque quello di compiere studi e indagini quanto più circostanziati possibile".
Per questo motivo l'Amministrazione Comunale ha chiesto ai due comitati la documentazione completa per poter ampliare ulteriormente le indagini che tuttavia, ad oggi, non presentano alcuna fra le criticità paventate. "Parlare di piccola Ilva - ha chiosato il sindaco - è estremamente poco responsabile, tanto più attribuendo direttamente a Gida l'eventuale responsabilità sulla presenza di diossine. Ad ogni buon conto è importante approfondire e fugare qualsiasi dubbio".
L'Amministrazione attende quindi la collaborazione dei comitati e auspica di conoscere la metodologia dei loro studi, che tuttavia divergono profondamente dai dati forniti al Comune di Arpat e Asl. "Su queste vicende - ha sottolineato il sindaco - non c'è da fare grancassa per creare inutili o strumentali allarmismi, tanto più di fronte ad un rapporto trasparente con le istituzioni. I dati di cui disponiamo non sono preoccupanti ma siamo intenzionati ad approfondire gli studi. Spero che i comitati intendano collaborare".
Sul fronte della salute i dati di Asl dimostrano come a Prato il numero dei decessi a causa di un cancro sia in calo e che il numero dei ricoveri per la stessa ragione è più basso rispetto alla media regionale. Inoltre, secondo il dott. Ricci: "Non si evidenziano tumori relazionabili a quel tipo di inquinanti. Si tratta di studi completi che non hanno portato validi elementi di allarme".
Il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Goffredo Borchi ha ricordato che: "Non è accettabile alcun tipo di informazione in base alla convenienze. Arpat e Asl sono istituzioni serie che fanno controlli in base alle normative vigenti. I dati sanitari e i controlli del territorio evidenziano che i problemi da altri enunciati non ci sono".
Da parte sua il sindaco Roberto Cenni ha concluso ribadendo che: "I dati attuali fugano dubbi e preoccupazioni paventate da chi parla di una piccola Ilva. Andiamo fino in fondo nel fare le verifiche ma evitiamo inutili, anzi dannosi e poco comprensibili allarmismi".
mc
Condividi su: