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Comune di Prato

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02/04/2013 10:30
Palazzo Pretorio Cultura In Palazzo Pretorio le parole del grande Maestro e due attori: un modo originale per scoprire un protagonista dell'arte del '900

Lipchitz, per Pasqua 1850 visitatori

E domenica prossima una speciale visita spettacolo a ingresso libero. Prenotazioni al via

Tanti visitatori anche fra Pasqua e pasquetta per le splendide opere di Jacques Lipchitz a Palazzo Pretorio: 1850 persone hanno ammirato le sculture e i disegni del grande Maestro, nel suggestivo allestimento della mostra L'arte di gesso , promossa dal Comune, che resterà aperta fino al 26 maggio a ingresso libero, tutti i giorni (eccetto il martedì) dalle  10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. 

Fra le tante iniziative legate alla mostra, da segnalare l'appuntamento con  " We are not built to be happy" (Non siamo fatti per essere felici), la visita spettacolo in programma domenica 7 aprile alle 16. Sarà un modo originale di scoprire il genio di Lipchitz e la bellezza delle opere donate alla città dalla Fondazione che porta il suo nome. La visita, che prende il titolo da una frase pronunciata dallo stesso Lipchitz in una celebre intervista, è a ingresso libero, ma i posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione: si può chiamare il Servizio Cultura del Comune 0574 1835028 (dal lunedì al venerdì ore 9-13) o l' Urp 800 058850 / 0574 1836096, oppure  scrivere una mail all'indirizzo museo.palazzopretorio@comune.prato.it. La visita, a cura di Riccardo Goretti e Niccolò Belliti, è organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune assieme a Fonderia Cultart.

Lipchitz ci ha lasciato in eredità molto materiale video in cui si raccolgono le sue opinioni sulla vita, sull’arte, sull’amore, sulla morte. "E’ venuto spontaneo trascrivere questo materiale -spiegano Goretti e Belliti - e “far parlare” allo spettatore proprio lo scultore". Ovviamente non è una vera e propria visita guidata: per quello ci sono già gli esperti di storia dell'arte, i cataloghi, le piccole guide gratuite, che il Comune mette a disposizione in tre lingue (italiano, inglese e cinese). Eppure durante “We are not built to be happy” gli spettatori attraversano la mostra e la possono visitare. Non si tratta neppure di uno spettacolo, vero e proprio: non c'è un palco, né una platea, né un sipario. Eppure c’è una drammaturgia, ci sono gli attori e i personaggi, ci sono i colpi di scena, ci sono testi di grandi scrittori surrealisti. Sarà insomma un modo originale di guardare magari con altri occhi le sculture esposte, di scoprire suggestioni nuove, di conoscere meglio un protagonista dell'arte del Novecento, di cui Prato oggi possiede una collezione di opere unica in Italia.

Info: www.palazzopretorio.prato.it

Facebook: Palazzo Pretorio Prato

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