Risparmiati quasi 600mila euro all'anno sulla manutenzione ordinaria degli immobili comunali
E' di quasi 600mila euro all'anno il risparmio ottenuto dall'assessorato ai Lavori Pubblici e al Patrimonio sulla manutenzione ordinaria degli immobili comunali, gli impianti speciali e gli ascensori grazie all'affidamento degli interventi direttamente agli artigiani. Rispetto al precedente contratto con affidamento diretto che il Global Service aveva infatti con ConsiagServizi, il costo è calato da 1.361.216 euro del 2010 a 766.233 del 2012. Nel calcolo è stato considerato anche l'aumento Istat del 7,5% riferito all'anno 2011, che si sarebbe dovuto pagare se il servizio fosse proseguito anche nel 2012, e l'aumento dell'aliquota Iva di un punto.
«Con l'obiettivo di semplificare una situazione farraginosa e tagliare i costi, nel 2011 abbiamo deciso di mettere un pò di ordine - spiega l'assessore Roberto Caverni - con i tariffari alla mano degli Ordini professionali di ingegneri, geometri e architetti abbiamo proceduto ad indire i bandi di gara con ribasso su ogni singola prestazione eseguita dalla ditta vincitrice, che in pratica ci rimette la fattura di ogni intervento, senza fare più forfait». Così la manutenzione ordinaria degli immobili è stata divisa in due bandi, uno per le Circoscrizioni Nord ed Ovest e l'altro per Centro, Sud ed Est individuando le ditte che si sarebbero occupate separatamente dei settori edile, idraulico e di ferramenta. Per gli impianti elettrici invece l'appalto è stato unico per tutta la città, affidato per 88.400 euro. In totale la spesa è stata di 615.250 euro, con un risparmio del 57% rispetto al contratto Consiag Servizi del 2010, quando il costo era di 1.070.550. Sugli impianti speciali (come allarmi e antincendio) il taglio dei costi è stato del 55%, passando da 174.334 euro agli attuali 96.500 annui. Altra sforbiciata del 50% sugli ascensori, passati da 116.332 a 54.483 euro. In totale appunto il risparmio è stato precisamente di 594.982 euro all'anno: «Questa è la dimostrazione che se il pubblico amministra secondo criteri privatistici ottiene risultati migliori e risparmi preziosi, senza necessità di affidare all'esterno i propri servizi - afferma Caverni - Oltre ad aver risparmiato quasi 600mila euro all'anno la qualità della gestione del patrimonio è migliorata sotto ogni aspetto. Un risultato davvero importante, soprattutto nel contesto attuale di revisione della spesa in cui gli enti locali sono chiamati a grossi sacrifici per poter mantenere i servizi ai cittadini».
cb
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