Integrazione, passi da gigante ma ancora troppi migranti non parlano la nostra lingua
Da una piccola ricognizione fra stranieri regolari che si sono rivolti nelle ultime settimane all’URP, emerge che 81 cinesi su 324 (circa il 25 per cento) non parla italiano in maniera sufficiente, così come 76 pakistani su 395 (circa il 20 per cento).
La conoscenza della lingua italiana è un elemento fondamentale per facilitare l’integrazione dei cittadini stranieri e favorire la convivenza sul territorio. Per questo motivo, il Comune di Prato organizza da anni numerosi corsi di lingua italiana e cittadinanza attiva che vedono coinvolti più di 200 adulti stranieri l’anno e 400 ragazzi nel periodo estivo. I corsi di lingua hanno l’obiettivo di offrire gli strumenti per comunicare attraverso un programma didattico che comprende l’educazione civica, l’accesso ai servizi, il lavoro, la salute, la scuola.
Dall’esperienza sul campo è stata inoltre rilevata la presenza sul territorio di un cospicuo numero di cittadini non alfabetizzati, ossia privi delle competenze necessarie per leggere e scrivere. Il Comune ha pertanto deciso di offrire, all’interno del progetto Scioglilingua, finanziato con fondi europei, un corso di letto-scrittura per cittadini stranieri analfabeti che vada ad aggiungersi ai corsi promossi da gruppi di volontariato, uno in particolare, che già operano sul territorio. Il corso avrà inizio sabato 13 aprile e avrà la durata di 80 ore.
“Sono ancora troppi i cittadini stranieri che non conoscono l’italiano – afferma l’assessore alle Politiche di Integrazione Giorgio Silli -, sebbene si stiano facendo passi da gigante nella giusta direzione per l’integrazione, per questo l’amministrazione sta investendo molte risorse al riguardo. Sebbene la situazione vada migliorando, non possiamo permetterci di abbassare la guardia, come ho ribadito questa mattina in commissione 5 ”.
All’interno dell’ambito linguistico, il Comune ha inoltre deciso di sperimentare, un nuovo laboratorio di lingua cinese per bambini dagli 8 agli 11 anni. Il corso ha l’obiettivo di insegnare i primi rudimenti della lingua cinese attraverso modalità di gioco e di animazione per preparare le nuove generazioni a sfide di tipo globale soprattutto in ambito economico-culturale. Per questo motivo, oltre all’insegnante di cinese è prevista la presenza di un educatore professionale, in modo da rendere l’esperienza un’occasione non solo di apprendimento ma anche di socializzazione e divertimento. Ogni informazione potrà essere richiesta all’assessorato ed al Laboratorio del Tempo di via Roma.
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