Padre e figlio cinesi denunciati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio
Movimentato episodio ieri intorno alle 14 alla rotatoria del Mercantino che alla fine ha visto padre e figlio cinesi denunciati a piede libero per interruzione di pubblico servizio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tutto è iniziato quando H.Y. cittadino cinese di anni 60, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale con lievi danni, si è piazzato di fronte al veicolo della controparte, impedendogli di spostarsi. A nulla sono serviti i tentativi di spostare il veicolo da parte del secondo conducente che, intimorito dal comportamento aggressivo dell’altro, è stato costretto a desistere.
In breve il traffico in prossimità della rotatoria, punto nevralgico per la circolazione dei bus e delle autoambulanze dirette verso l’ospedale, si è congestionato, per poi bloccarsi del tutto, immobilizzando più linee del trasporto pubblico.
Notato il blocco, una agente del Comando di Polizia Municipale libera dal servizio, è scesa dalla propria auto, si è qualificata esibendo più volte la tessera di riconoscimento al cittadino cinese che bloccava il traffico, lo ha invitato a consentire lo spostamento dei veicoli, solo lievemente incidentati, ma anche lei si è trovata subito in difficoltà con l'uomo che cercava di allontanarla, spintonandola.
Nel frattempo, è arrivata un’altra agente, anche lei libera dal servizio, che vista la situazione in cui si trovava la collega si precipitava ad aiutarla.
Ma nemmeno questo intervento è servito a risolvere la situazione, mentre sul posto è arrivato anche il figlio del conducente cinese, H.L. di anni 30, che, nonostante una buona conoscenza della lingua italiana ed i ripetuti inviti a far cessare il blocco, dava man forte al genitore.
Dopo una buona mezz’ora le due agenti, che pure erano finalmente riuscite a consentire di spostare uno dei veicoli, ripristinando parzialmente la circolazione, constatata l’impossibilità di risolvere la situazione che stava precipitando, mettendo a repentaglio anche la loro incolumità, hanno richiesto telefonicamente supporto alla centrale operativa.
Di lì a poco è arrivata a sirene spiegate, per cercare di raggiungere rapidamente il luogo praticamente isolato a causa del traffico bloccato, l’auto di servizio civile con a bordo il Comandante ed un agente, ma nemmeno di fronte alla vista delle divise l’uomo si persuadeva a desistere dal proprio comportamento aggressivo né il figlio a spalleggiarlo, tanto che si è resto necessario introdurli nell’auto di servizio ed accompagnarli al Comando di piazza Macelli per l’identificazione e la contestazione dei reati commessi.
Una delle agenti è stata costretta a recarsi al pronto soccorso per le lesioni subite durante l’episodio, refertate con una prognosi di 30 giorni. La situazione del traffico è tornata normale solo intorno alle 15. I due cittadini cinesi, risultati regolarmente presenti sul territorio nazionale, saranno denunciati a piede libero per interruzione di pubblico servizio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
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