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Comune di Prato

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17/04/2013 16:29
Pieri Scuola Questa mattina la visita della vicepresidente della Regione Toscana, con delega all'istruzione, Stella Targetti

Centro di integrazione Gandhi, una realtà da imitare e sostenere

L'assessore Rita Pieri: "Un sostegno importante per famiglie e ragazzi che ha bisogno del supporto di tutti per poter continuare ad essere un'eccellenza"

Questa mattina la vicepresidente della Regione Toscana, con delega all'istruzione, Stella Targetti ha visitato, accompagnata dall'assessore alla Pubblica istruzione Rita Pieri e dal presidente di Crida Matteo Cocci, il Centro di Integrazione che da qualche anno si trova all'interno dell'Istituto Comprensivo Ghandi e che rappresenta un'eccellenza nel settore.

"Questo centro - afferma l'assessore Rita Pieri - è un'importante realtà, un punto di appoggio fondamentale per le famiglie e per i ragazzi che al suo interno stanno facendo un grande percorso di inclusione. E' necessario però che l'interesse e l'apprezzamento che il Centro ha incontrato e sta incontrando porti non solo ad una sua imitazione in altri Comuni ma anche ad un appoggio economico concreto da parte di altre istituzioni e Enti. Il Comune di Prato non può da solo continuare a coprire servizi di così elevata caratura fermo restando che questa rimane una delle priorità dell'assessorato alla Pubblica istruzione. E' importante quindi - conclude l'assessore - prendere ad esempio questa realtà ma altrettanto importante è sostenerla".

In particolare il centro è frequentato da bambine e bambini autistici che dividono il loro tempo con coetanei normodotati e praticando attività rivolte esclusivamente a loro grazie alla presenza di operatori educativi, operatori Crida e insegnanti di sostegno. 

"Il Centro integrazione Gandhi - afferma la vicepresidente Stella Targetti - è un modello di inclusione scolastica veramente efficace, perché ci sono gli spazi, i temi, le competenze adeguati ad affrontare le situazioni dei ragazzi autistici. Il Centro consente di prendersi cura di questi ragazzi 35 ore alla settimana, mentre nella "normalità" della scuola sono di solito 9 o 10 ore. Questo mi fa pensare agli insegnanti di sostegno di molte scuole italiane, che spesso si sentono soli e frustrati perché gli spazi in cui lavorano non sono adeguati. Al Cig di Prato - continua Targetti - i ragazzi autistici hanno la possibilità, insieme agli educatori, di poter scegliere i momenti con cui condividere la classe insieme agli altri alunni, alternandoli a momenti di riposo e ad altri dedicati ad attività alternative costruite su misura loro. E questo dà molta tranquillità a loro, agli insegnanti e a tutta la realtà scolastica, a giudicare dal coinvolgimento dei ragazzi normodotati ai quali l'esperienza della diversità è fatta vivere come una speciale occasione di crescita. Ci prendiamo l'impegno - conclude Targetti - di lavorare affinché questo tipo di inclusione scolastica possa diffondersi sul territorio della Toscana e di aprire un confronto con il Miur per far riconoscere la realtà del Gandhi come modello di riferimento per tutta l'Italia".



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