On line le memorie del tessile
Un archivio on line con le testimonianze di chi ha lavorato negli anni d'oro del distretto. Si chiama Memorie del tessile ed è un progetto a cura dell'assessorato alla cultura del Comune, nato per non disperdere questi preziosi ricordi della storia recente di Prato. " È una sorta di banca dati, composta da brevi video accessibili a tutti - spiega l'assessore Anna Beltrame - in cui sono e saranno appunto raccolte le memorie di donne e di uomini che per anni hanno contribuito alla crescita della città, come parti di quello straordinario meccanismo che faceva di Prato un luogo di produzione unico".
I primi video, della durata di circa tre minuti ciascuno, sono già consultabili on line, attraverso il portale cultura del comune, all'indirizzo www.portalecultura.prato.it/memorietessile/. Chiunque può partecipare a questo progetto, inviando i propri ricordi, magari raccolti con l'aiuto di figli o nipoti: smartphone e tablet rendono agevole questa operazione. Per informazioni, contattare il servizio cultura del Comune: 0574 1835031 dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 13) o serviziocultura@comune.prato.it.
"Grazie a questo archivio - aggiunge l'assessore Beltrame - ci auguriamo di dare un piccolo contributo affinché i fili della memoria non vengano perduti e possano intrecciare un legame tra le generazioni". Le prime interviste video sono state realizzate da Stefano Ramalli, uno dei giovani tirocinanti che hanno recentemente lavorato in Comune, con la collaborazione di Anap Confartigianato e Cna. Tra le persone intervistate, Vanda Vannacci e Marilena Morganti che raccontano come siano riuscite a conciliare il loro mestiere di rammendina e tessitrice con la vita di famiglia; il tessitore Mario di Renzo che parla dei suoi macchinari "vintage"; Romano Guarducci che spiega follatura, garzatura e rifinizione; Paolo Ballini che descrive i ruoli chiave della filatura; Roberto Morganti e la ricchezza degli stracci; Maria Rosaria Impemba e i suoi quasi 40 anni in orditura; e poi Andrea Belli, forse il più conosciuto, che di un'orditura è titolare; Renato Poli, che ricorda la "commessa" speciale per il Vaticano; Oriana Neri e Domenico Mandorli, sposati nella vita e nel lavoro; Gino Santi e i suoi 50 anni al carbonizzo; Omero Bini e la rinascita del dopoguerra, grazie ai telai; e poi Ferdinando Biancalani, Gianfranco Gianotti, Alessandro Lilli e Giovanni Bresci. Assieme a Umberto Mannucci, esperto di storia pratese e autore di tante pubblicazioni sul distretto, sono i primi "testimoni" di un archivio che vuole essere appunto un luogo di ricordi spontanei, aperto a tutti.
Il sito è naturalmente destinato a crescere e a raccogliere altro materiale. Tra i link già ora disponibili, un piccolo dizionario dei mestieri del tessile (tratto da un libro dello stesso Mannucci) e un documentario bellissimo, realizzato dalla Rai nel 1967: non solo un prezioso documento storico, ma anche un omaggio a Prato, alla sua capacità di lavoro e di impresa, alla sua creatività.
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