Immagini rubate nei forni: il centro sperimentale di fotografia a caccia di scatti tra “I volti del gusto”
Sono in 25 e tutti armati…di macchina fotografica: è un piccolo esercito di “ladri” di emozioni e suggestioni raccolte dietro i banconi dei panifici quello che, per una settimana, visiterà i forni cittadini per rubare qualche scatto alla quotidianità di questi maestri dell’arte bianca, veri e propri “Volti del Gusto”. Si tratta della “squadra” di fotografi del Centro Sperimentale di Fotografia di Prato e per ognuno di loro, durante la prima edizione del Festival del Pane di Prato e la prima Notte Bianca - entrambe promosse e organizzate dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con le associazioni di categoria - ci sarà la vetrina di un negozio del Centro Storico in cui esporre i propri scatti – in particolare Piazza Duomo – rendendo ancora più viva e attiva la partecipazione dei commercianti all’evento che dal 7 al 9 giugno si consumerà in città.
Come in un simbolico abbraccio, saranno proprio i commercianti delle strade e piazze adiacenti al cuore della festa a raccogliere le immagini rubate “dietro le quinte” nei laboratori in cui si prepara la tipica Bozza Pratese. Piazza Duomo si trasformerà quindi per il fine settimana del Festival del Pane di Prato, in una grande galleria fotografica a cielo aperto tutta da guardare ed emozionarsi.
Il Centro Sperimentale di Fotografia, che nasce a Prato nel 1995 su iniziativa di Egisto Nino Ceccatelli e Renzo Carlesi - insegnanti di fotografia all’Università Popolare di Prato - popolerà dunque con i suoi scatti estemporanei e freschi come il pane appena sfornato le vetrine di molti negozi, ma non sarà l’unico club fotografico a partecipare a questa curiosa iniziativa: infatti sul sito del Festival del Pane www.festivaldelpanediprato.it si potranno vedere in una galleria fotografica scatti dedicati al pane – in questo caso gentilmente concessi dall’archivio storico – del Fotoclub Il Bacchino.
A cura di
Marte Comunicazione snc, Marzia Morganti Tempestini in collaborazione con Ufficio Stampa Comune di Prato
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