Sequestrata ditta "fantasma" a Narnali
La ditta di confezione è risultata cancellata dal registro delle imprese circa un mese dopo la stipula del contratto di locazione per un fondo artigianale che si trovava a Narnali, ma era in realtà operante a tutti gli effetti al momento dell'accesso della Squadra Interforze composta da Carabinieri, Polizia municipale, Ispettorato del Lavoro e Tecnici della Prevenzione per l'igiene e la sicurezza dei luoghi di lavoro della ASL 4 di Prato, effettuato ieri mattina.
I dodici operai, tutti a nero, stavano cucendo abiti femminili estivi fino al momento in cui gli Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro, INPS e INAIL non hanno sospeso l'attività imprenditoriale per le gravi irregolarità contributive. Il titolare della confezione "fantasma" garantiva agli operai vitto e alloggio all'interno del capannone dove la Polizia municipale ha trovato strutture soppalcate, per sfruttare lo spazio in maniera ottimale, per una superficie superiore a 200 mqetri quadrati adibita all'uso residenziale con sedici dormitori e due cucine, un vano doccia abusivo e una tettoia esterna adibita a stenditoio. Presente all'interno del fondo anche un'altra ditta, questa iscritta alla Camera di Commercio ma non titolare di alcun contratto di affitto.
Alla fine la Polizia municipale ha sequestrato l'immobile e le 45 macchine presenti all'interno, ha rimosso 7 bombole di gpl affidandole a ditta specializzata per la messa in sicurezza mentre i tre operai clandestini rintracciati dai Carabinieri sono stati trasferiti alla Caserma per le procedure identificative ed espulsive.
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