«Cimitero musulmano, mai fatte promesse a riguardo»
Riguardo alla protesta della comunità musulmana per l'istituzione del cimitero per le salme di fede islamica, oltre che per il mancato appuntamente di ieri, l'assessore alle Politiche per l'Integrazione Giorgio Silli risponde facendo alcune precisazioni:
«Purtroppo nella giornata di ieri vi è stato un disguido e l’appuntamento richiesto dalle comunita’ di religione musulmana avrebbe dovuto essere spostato. Cosi’ non e’ stato ed a causa di un impegno improrogabile non ho potuto riceverli e me ne scuso. Ho tentato di chiamarli ed ho inviato un sms poco dopo per fissare un nuovo appuntamento. Chiarita la non volonta’ da parte mia di non riceverli mi sento in dovere di fare pero’ alcune considerazioni.
Da molti anni, forse almeno 6/7, si parla di cimitero musulmano a Prato, ma non mi risulta siano mai state fatte promesse da chicchessia. Siamo sempre stati disponibili al dialogo ed alla ricerca di una soluzione condivisa ma questa amministrazione non ha mai garantito che l’opera sarebbe stata fatta e soprattutto in tempi brevi,anzi stante la difficcolta’ economica in cui versano le pubbliche amministrazioni, questa non era certo stata inserita fra le priorità.
Purtroppo molti cimiteri pratesi, tendenzialmente cristiani, hanno avuto necessita’ di essere ingranditi, lo spazio e le strutture non sono mai sufficenti. Fu proposto a suo tempo di destinare un quadro di un cimitero all’inumazione di salme di religione non cristiana (del resto a Prato le confessioni religiose sono molte ), ma la comunita’ musulmana ci disse di non poter accettare per motivi di tipo strettamente religioso e a causa della vicinanza di simbologie non vicine alla loro religione.
Tutti hanno diritto ad una sepoltura nel rispetto totale della loro fede e cultura, nessuno escluso, ma spesso vi e’ necessita’ di condividere e risolvere problematiche di tipo pratico. Alcune salme vengono ad oggi rimpatriate, altre vengono inumate nei cimiteri musulmani di altre citta’.
Ho sentito questa mattina uno degli amici della comunita’ musulmana spiegando la questione: domani sara’ mia cura aggiornarli nuovamente su come intendiamo affrontare la cosa. Sara’ inoltre mia cura parlarne nuovamente alla giunta quanto prima».
cb
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