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Comune di Prato

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17/05/2013 11:09
Gemellaggio Prato-Ebensee In occasione della cerimonia per il 25° anniversario del patto di gemellaggio

Il bassorilievo donato alla cittā di Ebensee per ricordare il valore della pace tra i popoli

La scultura č gemella di quella donata al Comune di Prato ed esposta in Palazzo. E' realizzata con la pietra bianca di Ebensee, il serpentino di Prato, il filo spinato simbolo della prigionia nel KZ e l'ulivo, simbolo di pace.

Il patto di gemellaggio che lega Prato ad Ebensse compie 25 anni e per festeggiare questo traguardo speciale nell'ultimo viaggio della memoria nella cittadina austriaca, appena concluso, l'Aned, Associazione nazionale degli ex-deportati,  ha donato al Comune di Ebensee una scultura dell’artista pratese Fernando Montagner in occasione della cerimonia per il 25° anniversario, tenutasi sabato scorso nell'ambito del viaggio-scambio per il 68° anniversario della liberazione del lager dove morirono molti cittadini pratesi.

Il bassorilievo è stato realizzato con la pietra bianca delle gallerie di Ebensee, scavate anche dai deportati di Prato in seguito allo sciopero generale del marzo del 1944, e il serpentino verde simbolo della città, con il filo spinato, simbolo della tragedia della deportazione e della prigionia, e con l’olivo, simbolo della pace.  La suggestiva opera, oltre al valore artistico, esprime un profondo significato.  Una scultura gemella è stata donata anche al Comune di Prato durante la solenne cerimonia tenuta nel settembre 2012, attualmente esposta nel Palazzo Comunale all'ingresso della Sala del Consiglio. 

Alla cerimonia, che si è tenuta sabato scorso ad Ebensee, hanno preso parte l'assessore Dante Mondanelli, presidente dell'associazione Gemellaggio Prato-Ebensee, il capogruppo del PD Massimo Carlesi, la consigliera Cristina Sanzò e il presidente di Aned Giancarlo Biagini. Durante la cerimonia è stato siglato anche il patto di gemellaggio tra Ebensee e Zawierce in Polonia. Proprio Giancarlo Biagini è stato tra i relatori della 68° Commemorazione Internazionale della Liberazione del KZ Ebensee, che ha visto la partecipazione di sopravvissuti del KZ, familiari e rappresentanze internazionali di tutta l’Europa. Un legame importante quello di Biagini Con Ebensee e Mauthausen: qui venne ucciso suo padre Mauro, catturato a Prato dalle truppe nazifasciste proprio nel marzo del 1944 e caricato sul treno senza ritorno in partenza per i campi di lavoro e sterminio della Germania.

Domenica 12 maggio si è invece tenuta la commemorazione internazionale nel KZ di Mauthausen con la visita ai Memoriali di Gusen e Hartheim.

cb

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