Illegalità e lavoro nero, sequestrati otto immobili
La Polizia municipale, insieme agli Ispettori del Lavoro, ha eseguito alcuni interventi in diverse zone della città come Chiesanuova, San Paolo, San Giusto e via Zarini passando al setaccio numerose attività produttive anche di notte per verificare il rispetto degli orari di azionamento dei macchinari sia delle norme sociali sul lavoro che sulla destinazione degli immobili. Negli ultimi giorni sono stati controllati laboratori, magazzini e abitazioni riscontrando alcune irregolarità che hanno comportato il sequestro di otto immobili tra i quali una civile abitazione per la variata destinazione dei locali realizzata con soppalchi ad uso abitativo all'interno di immobili produttivi e magazzini/deposito, oltre ad alloggi trasformati in strutture ricettive anche grazie ad ampliamenti.
"L'attività di contrasto all'illegalità portata avanti dalla Polizia municipale, insieme ad altri Enti - afferma l'assessore alla Sicurezza Aldo Milone - ha interessato diverse zone della città. Come anche nei tantissimi controlli effettuati in precedenza, si è riscontrato una percentuale altissima di lavoratori al nero, una piaga costante nel "distretto parallello" cinese. Tra l'altro in uno di questi controlli si è verificato un episodio spiacevole, purtroppo non è la prima volta, di violazione dei sigilli sull'immobile sequestrato con l'asportazione dei macchinari da parte degli stessi soggetti a cui erano stati sequestrati. Questo dimostra come non c'è alcun rispetto delle leggi. Queste persone naturalmente vengono denunciate all'Autorità Giudiziaria che innesca un procedimento penale a loro carico ma quasi sempre sono irreperibili. Il loro comportamento di conseguenza provoca un ingolfamento della macchina della giustizia che ha già seri problemi. Inoltre il deferimento c'è stato anche per alcuni proprietari di immobili".
Sono state ritirate decine di bombole di gpl per la messa in sicurezza degli immobili e sequestrati un centinaio di macchinari irregolarmente utilizzati elevando sanzioni per circa 15mila euro.
I conduttori, e in diversi casi gli stessi proprietari degli immobili, sono stati deferiti per violazioni edilizie, i datori di lavoro sono stati denunciati per il mancato rispetto delle norme sull'immigrazione dovuto allo sfruttamento di operai clandestini oltre che per la non osservanza delle minime condizioni di igiene e sicurezza dei lavoratori.
Tutte le attività imprenditoriali sono state sospese da parte degli Ispettori del lavoro per la presenza di lavoratori a nero pari, nella quasi totalità dei casi, al 100 per cento della forza lavoro con obbligo alla regolarizzazione del contratto di dipendenza.
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