Sequestrati due negozi e un asilo nido abusivo
Nell’ambito del progetto anticontraffazione presentato al coordinamento nazionale ANCI, l’ Unità Operativa Commerciale, Amministrativa e Anticontraffazione della Polizia municipale ha concluso una fase di controlli svolti insieme ai colleghi della Polizia municipale di Modena, per sviluppare e coordinare esperienze operative. Le operazioni hanno visto la presenza di 24 agenti ed ufficiali del Comando di Prato ed altrettanti di quello di Modena.
Nell’ultima operazione, eseguita lo scorso martedì, sono stati ispezionati due negozi nella zona di via Pistoiese e di via Filzi, con particolare attenzione alla vendita irregolare di prodotti tessili e di apparecchiature a marchio CE.
Nel primo negozio ispezionato, gestito da Z.J. cittadino cinese di 28 anni, sono stati sequestrati circa 500 capi di abbigliamento, costituiti da pantaloni, maglie, camicie, gonne, vestiti e biancheria intima, su cui non era riportata l’indicazione dell’importatore né le altre informazioni obbligatorie in lingua Italiana. Al titolare sono state contestate violazioni ai sensi del Codice del Consumo e alle norme relative all’etichettatura dei prodotti tessili. La documentazione è stata poi inviata alla Camera di Commercio di Prato, che è l'autorità competente in materia.
Nel secondo negozio, gestito da L.N. cittadino cinese di anni 52, il controllo sulla merce in vendita ha portato al sequestro amministrativo di svariate pentole elettriche e accessori, non conformi alla normativa C.E. e quindi potenzialmente pericolosi per i consumatori, oltre che mancanti delle indicazioni obbligatorie.
Inoltre la stessa unità operativa, appartenente al Reparto Nuclei Speciali della Polizia municipale, ha eseguito ieri mattina tre ulteriori ispezioni, in collaborazione con il personale dei Servizi Educativi per la Prima Infanzia del Comune di Prato, in altrettante strutture destinate all’accoglienza di bambini in età prescolare.
Una di queste, gestita da un cittadino cinese di circa 30 anni, è risultata essere un vero e proprio asilo nido abusivo, con presenza di una educatrice e otto bambini di etnia cinese di età compresa fra uno e tre anni. Per la struttura, che è risultata nuova ed in buone condizioni igienico-sanitarie, sono attualmente in corso i provvedimenti amministrativi da parte degli uffici comunali competenti.
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